La città sostituita - Philip K. Dick - copertina
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La città sostituita
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Descrizione


Dopo molti anni di assenza, Ted Barton decide di tornare a Millgate, la piccola città della Virgina dove è nato. Un tranquillo borgo di provincia come ce ne sono a migliaia. Due negozi di ferramenta qualche emporio, un fabbro... Vi si reca in vacanza insieme alla moglie Peg, insofferente e spigolosa come tanti personaggi femminili di Philip K. Dick. Una grande voglia di rivedere le strade dell'infanzia riempie d'eccitazione il cuore di Ted. Giunto sul posto, però, non trova quello che credeva di avere lasciato. I nomi delle strade sono tutti cambiati, gli abitanti sembrano vivere in una strana forma d'oblio. Abbandonato dalla moglie nella sua disorientata ricerca d'un tempo perduto, Ted fa anche un'altra sconcertante scoperta: in questa nuova Millgate egli sarebbe morto addirittura di scarlattina all'età di nove anni. Ancora più preoccupante è il fatto che sembra letteralmente impossibile lasciare la città. Intrappolato in un luogo dove nulla è come dovrebbe essere, Ted si trova preso nel mezzo di una lotta assoluta tra il bene e il male. Introduzione di Carlo Pagetti.

Dettagli

27 febbraio 2020
183 p., Brossura
The cosmic puppets
9788834739143

Valutazioni e recensioni

  • J.
    Potenziale dickiano concentrato

    Per chi inizierà ad approcciare Philip K. Dick dai suoi primi romanzi, quelli degli anni Cinquanta, "La città sostituita" (The cosmic puppets) non sarà una grande rivelazione. Certo, si lascia leggere con piacere, toccando temi cosmici senza perdere la consueta leggerezza dell'autore californiano; il suo umorismo, senza mai risultare banale, permea un'opera che, per quanto meno popolare rispetto ai classici dickiani, risulta cionondimeno gradevole e, a modo suo, profonda. Tutt'altra storia è per il lettore iniziato, e all'opera matura e agli scritti non fiction di Phil: allora davvero sarà come guardare "attraverso uno specchio", e scoprire che tutto ciò che sarà da venire dal '57 in poi – dagli androidi, all'ucronia, alla lotta fra il Giardino e la Prigione –, tutto è già là. Cosa è reale? Cosa è umano? Le domande sono sempre le stesse. L'unica differenza è che, col passare degli anni, le risposte diverranno sempre più complesse. Ma la verità, come Dick insegna, non si avvicinerà di un solo passo. Tuttavia saremo sempre più consapevoli della nostra ignoranza. Le forze in gioco, come le entità de "La città sostituita", sono troppo grandi, troppo al di là dell'umana comprensione. Ma ciò non significa che bisogna restare soltanto a guardare... Da leggere!

  • Fabio00

    La città sostituita è uno dei primi romanzi di Philip Dick, forse un’opera minore nella sua produzione. Anche se questo libro non mi è piaciuto, mi resta una certa attrazione per questo autore e per questa sua straordinaria fantasia che, dallo stupore del protagonista di non riconoscere la città in cui ha vissuto fino ai nove anni, lo porta ad immaginarne una trasformazione improvvisa dovuta ad una lotta fra il principio del bene e quello del male nella religione zoroastriana dell’antica Persia. Se non fosse sufficiente, il tema del trascendente viene calato in un incredibile caleidoscopio di immagini, forse esagerato per un bisogno di uscire dalla realtà contenuto in una sua interpretazione alternativa, lontano da animali che parlano. Ciononostante l’interesse rimane.

Conosci l'autore

Foto di Philip K. Dick

Philip K. Dick

1928, Chicago

Philip K. Dick è stato uno scrittore statunitense. Autore prolifico e sregolato, Dick ha raggiunto a tratti una grande intensità stilistica ed è considerato uno dei più importanti scrittori postmoderni, tra i classici della letteratura contemporanea, visionario della fantascienza. Fra i suoi romanzi di fantascienza, caratterizzati da un cupo pessimismo, si ricordano: La svastica sul sole (The man in the high castle, 1962), I simulacri (The simulacra, 1964), Le tre stigmate di Palmer Eldritch (The three stigmata of Palmer Eldritch, 1964), Ubik, mio signore (Ubik, 1969). Da Gli androidi sognano pecore elettriche? (1968) nel 1982 è stato tratto il celebre film Blade Runner di Ridley Scott, che ne ha fatto uno scrittore di culto.«A volte, impazzire...

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