Città e territori mutevoli del Mediterraneo
Max Weber, nei suoi scritti su “La Città”, traccia una demarcazione tra le città del centro-nord europeo che fioriscono sotto lo spirito del calvinismo e quelle del Mediterraneo. La città della cristianità è l'incarnazione della civitas che Agostino fa progredire a partire dall'idea di una civitas mundi governata dalla ragione fino ai confini dell'Impero romano. D'altro canto l'esperienza ebraica, attraverso gli esodi del suo popolo, aveva già tracciato gli itinerari di una cultura tra oriente e occidente dove le città e i territori del transito si erano emancipati nell'alveo dell'ellenismo alessandrino. In tale clima si innestano le mirabili città islamiche. Nelle aree del Mediterraneo la città si è sempre posta in una dimensione trans-territoriale tra il mare e il deserto; sono Città-Madri, ossia Metropoli. Nondimeno, questa memoria è virtualmente annidata nella realtà attuale. Da un lato, i conflitti geo politici hanno negato le identità e alimentato il diffondersi delle Megalopoli dall'altro, lo sviluppo della tecnologia ha mutato la natura dello spazio-tempo aprendo così alla possibilità di un nuovo orizzonte nel compimento della Città- Metropoli.
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Anno edizione:2023
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In commercio dal:7 giugno 2023
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