Come comportarsi nella casa del Dio vivente. Commentario pratico alle 2 epistole di Paolo a Timoteo

In genere le due lettere che l'apostolo Paolo scrisse a Timoteo sono chiamate lettere "pastorali". Infatti apprendiamo che l'apostolo Paolo aveva raccomandato a Timoteo "di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede" (1 Ti 1:3-4). Era evidente che la chiesa di Efeso, dopo essere stata la destinataria della ricca e fondamentale lettera che porta il suo nome, era entrata in una fase di stallo spirituale; e il Signore fu costretto a rimproverarla dicendole: "Ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò presto da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi" (Ap 2:4-5). L'affievolirsi del "primo amore" aveva avuto conseguenze letali! Aveva spento l'amore per la verità e condotto a un'illusoria ricerca intellettuale...