Confessioni di una maschera - Yukio Mishima - copertina
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Letteratura: Giappone
Confessioni di una maschera
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Descrizione


Un giovane cui "difetta in via assoluta qualsiasi forma di voglia carnale per l'altro sesso" deve imparare a vivere celando la propria autentica identità. In pagine in cui risultano indissolubilmente commisti sessualità e candore, esultanza e disperazione, il protagonista di questo romanzo confessa le esperienze cruciali attraverso le quali è giunto a conoscere se stesso: dalla "adorazione indicibile" per un paio di calzoni all'elaborazione di fantasie sadomasochistiche, dall'identificazione con personaggi femminili celebri alle sconcertanti interpretazioni di fiabe e motivi iconografici occidentali... L'accettazione di se stesso come uomo diverso dagli altri uomini non si attua senza una lotta, tanto strenua quanto vana, per conquistare la normalità: simula vizi immaginari per far passare inosservate le proprie vere inclinazioni, si costringe a corteggiare giovinette per chiarire sino a qual punto la donna possa offrire piaceri reali, corregge con zelo manifestazioni di rischiosa passionalità... Ma "le emozioni non hanno simpatia per l'ordine fisso" e i suoi sentimenti reali rimangono, tenaci, quelli nascosti dalla maschera della correttezza ufficiale.

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Informazioni:

Titolo: Confessioni di una maschera Autore: Yukio Mishima Editore: Feltrinelli Anno: 1989 Più che buone, lievi abrasioni sulla copertina

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Confessioni di una maschera

Dettagli

2008
Tascabile
224 p.
9788807809569

Valutazioni e recensioni

  • Enrico Caramuscio

    E' incredibilmente difficile affrontare la vita quando si ha la consapevolezza di essere diversi dagli altri, di avere qualcosa di anormale, qualcosa che agli occhi di una società bigotta e conservatrice non può che apparire raccapricciante. E' dura non poter vivere seguendo i propri istinti e i propri desideri per evitare di essere additati come dei mostri. Ne sa qualcosa il giovane Kochan, che sin da piccolo si rende conto della sua omosessualità e dei problemi che potrebbero venire fuori se qualcuno scoprisse il suo segreto. Già in tenera età trova gusto nell'impersonare personaggi femminili, prova attrazione per le immagini di aitanti cavalieri proposte dai suoi libri illustrati, resta affascinato dai pantaloni attillati di un giovane vuotatore di pozzi neri, si innamora di un compagno di scuola. Entra in un circolo vizioso di autoerotismo da lui definito la sua "brutta abitudine" con cui tenta di sfogare le sue lussuriose e perverse fantasie. Consapevole della stranezza dei suoi istinti arriverà egli stesso ad autodefinirsi un essere mostruoso e si vedrà costretto ad indossare una sorta di maschera e a soffocare il suo modo di essere ostentando una personalità che in realtà non gli appartiene, per dare a chi gli sta intorno una parvenza di normalità. Finirà col mettersi alla prova costringendosi a provare interesse per le donne, accorgendosi ben presto che forse è possibile ingannare gli altri ma proprio non si può raggirare la propria coscienza. Mishima racconta le confessioni del protagonista senza ipocrisie né moralismi, in modo lucido e schietto, sfiorando il cinismo ma al tempo stesso dimostrando grande sensibilitá e una notevole capacità di coinvolgere il lettore e di creare empatia anche per un personaggio particolare come Kochan. La prosa é molto curata, il racconto in prima persona aiuta a capire la psiche del protagonista anche se di contro il suo spiccato egocentrismo finisce col dare poca rilevanza ai personaggi che lo accompagnano e che vengono relegati al ruolo di semplici comparse. Ma forse era proprio questa l'intenzione dell'autore, mettere in evidenza un personaggio che può definirsi un suo alter ego trattando un tema a lui caro come quello dell’omosessualità, senza demonizzarlo né divinizzarlo.

  • SILVIA CORTI

    Molto giapponese e molto Mishima, questa confessione assomiglia ad un'autobiografia. La scoperta e la graduale ed ardua accettazione di inclinazioni difficili da comprendere e da ammettere, la finzione per convincere se stesso prima ancora degli altri, la sofferenza come espiazione. Temi forti e sicuramente interessanti, ma sviluppati da un giovane Mishima forse non ancora perfettamente padrone del suo talento.

Conosci l'autore

Foto di Yukio Mishima

Yukio Mishima

1925, Tokyo

Yukio Mishima, pseudonimo di Hiraoka Kimitake è stato uno scrittore giapponese. Autore in particolare di romanzi incentrati sulla dicotomia fra i valori della tradizione e l'aridità spirituale del mondo contemporaneo. La sua prima opera, Confessioni di una maschera (1949), parzialmente autobiografica, gli diede subito fama e successo. La popolarità andò ulteriormente consolidandosi con La voce delle onde (1954), Il padiglione d'oro (1956) e Il sapore della gloria (1963). In seguito, con la tetralogia Il mare della fertilità (1965-1971) Mishima affermò il valore della cultura del Giappone imperiale, criticando gli esiti del processo di modernizzazione del paese. Temi ricorrenti della sua produzione sono il mito della forza e dell'eroismo, l'erotismo,...

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