Conoscenze giuridiche e rappresentazione della storia nelle opere di Fabio Planciade Fulgenzio
Fabio Planciade Fulgenzio, di cui è discussa l'identificazione con l'omonimo e contemporaneo vescovo di Ruspe, visse nell'Africa della fine del V e la metà del VI sec. d.C. Di fede cristiana, con molta probabilità un grammatico, ci ha lasciato opere quali i Libri mitologiarum, la Virgiliana Continentia, l'Expositio sermonum antiquorum e il De aetatibus mundi et hominis: che, pur avendo prestato il fianco a più di una critica sotto il profilo filologico, hanno del pari goduto di grande prestigio durante il Medio Evo (ed oltre). Fulgenzio si fece promotore di un tentativo di sintesi tra cultura classica e cultura cristiana. Nei suoi scritti traspaiono sicure competenze giuridiche le quali, oltre che per l'utilizzazione di un lessico adeguato, si lasciano soprattutto apprezzare per i numerosi riferimenti (diretti o mediati) al diritto sacro della religione tradizionale romana. Inoltre, recependo il concetto lineare del tempo in virtù delle conoscenze bibliche, propose un modello di storia che individuava nella nascita del Cristo l'avvento definitivo di un'epoca nuova per l'umanità, pur nell'ambito di un genere letterario antico.
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:1 gennaio 2020
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