La consolazione della filosofia. Testo latino a fronte
Nel Paradiso di Dante, fra le anime sapienti del cielo del Sole, c’è Severino Boezio, il senatore romano giustiziato da Teodorico nel 524. Uno degli ingegni più lucidi del suo tempo. Un singolare pensatore che si colloca al limitare di un’epoca: l’ultimo dei Romani e il primo dei tempi nuovi. La consolazione è il suo scritto più noto, che testimonia in maniera drammatica e profonda l’esperienza estrema di un uomo di fronte alla morte. Boezio è in prigione, attende che sia eseguita la sua condanna, e fa appello alla Filosofia, la sua nutrice, e ultima consolazione. Con lei mediterà sui grandi temi del suo tempo e sulla natura dell’uomo: il bene e il male, la libertà e il caso, la natura di Dio e la felicità terrena. Per colmare l’abisso dell’irrazionale attraverso la profondità del pensiero e l’illuminazione divina.
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Edizione:9
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Anno edizione:1977
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