Il conto dell'ultima cena - Andrea G. Pinketts - copertina
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Letteratura: Italia
Il conto dell'ultima cena
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Descrizione


Lazzaro Santandrea, detective metropolitano, perdigiorno professionista, a trentatré anni rimane folgorato dalla constatazione che tutti i giusti, da Gesù Cristo a John Belushi, sono morti alla sua età. Nella Milano "noir" di fine millennio, Lazzaro è un profano che lotta contro il sacro pur subendone il fascino. Un giorno gli appare la Madonna, il che lo stupisce molto, perché di solito la Signora si presenta alle pastorelle ignoranti. Da questo incontro nasce una serie di eventi fra il tragico e il grottesco che conducono il nostro eroe, con qualche macchia ma senza paura, a fronteggiare baci di Giuda, personalissime vie crucis, miracoli, efferati delitti. Perché, se è vero che Gesù Cristo morendo ha pagato per tutti noi, chi alla fine dell'Ultima Cena ha dimenticato di saldare il conto?

Dettagli

20 novembre 2018
488 p., Brossura
9788804706991

Valutazioni e recensioni

  • GIULIO VOLPI

    Bello questo romanzo di Pinketts che sicuramente possiede ben più di qualche riferimento autobiografico (ce lo dice anche l'autore, qua e là tra le righe). Nonostante venga classificato come noir, la storia ruota tutta attorno a Lazzaro Santandrea e al suo mondo strampalato fatto di amici, amori e bar. E comunque la storia mantiene la sua suspance, che si risolve solo nelle ultimissime pagine quando si scopre chi ...pagherà il conto dell'ultima cena. Meravigliosi, secondo me, alcuni inserti di prosa che infarciscono il romanzo e che appaiono all'improvviso, quando meno te l'aspetti, magari a ravvivare alcuni passaggi un po' meno vivaci. Questo è quello che più o apprezzato: «Era bella. Ho detto bella? Mi correggo subito, bello è un aggettivo talmente usato che lo vendono al mercato delle pulci. Bella è un cappotto firmato da uno stilista di talento, ma ripetitivo. Lei era una pelliccia. e non nel senso delle pelli di un animale sacrificato alla vanità, indossate da femmine frettolose. No. Lei era una pelliccia sull'animale che ne era il legittimo proprietario. Solo guardandola, senza bisogno di strappargliela, scaldava anche te. Non che voglia buttarla sull'ecologico, amo le foche ma preferisco le fiche, ma di sicuro in una vita precedente era stata una animale da pelliccia. Il cucciolo orgoglioso di una specie a cui, se accarezzavi il pelo, ricevei in cambio brividi. Era bella». Buon viaggio Pinketts!

  • Andrea Ferrari

    Che dire….il sempre stupendo stile Pinketts….ironico, istrionico, sorprendente come i suoi personaggi ed il suo mondo pseudo-onirico

Conosci l'autore

Foto di Andrea G. Pinketts

Andrea G. Pinketts

1960, Milano

pseudonimo di Andrea Giovanni Rodolfo Pinchetti, Andrea G. Pinketts è stato giornalista e autore prevalentemente di romanzi noir. Tra le sue pubblicazioni tutte con Mondadori, si ricordano: Nonostante Clizia (2003), L'ultimo dei neuroni (2005), Ho fatto giardino (2006), Depilando Pilar (2011), Ho una tresca con la tipa nella vasca (2014), La capanna dello zio Rom (2016).Ha vinto numerosi premi, tra cui due edizioni del Mysfest di Cattolica e lo Scerbanenco. Il 20 dicembre 2018 muore a Milano.

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