Alla fine degli anni Sessanta, Ríos iniziò a scrivere quello che avrebbe dovuto essere il suo primo romanzo. Consapevole della rigida censura imposta dal regime franchista, l’autore scelse di non sottoporlo a nessun editore. Accantonato per decenni, il manoscritto fu riscoperto quasi cinquant’anni dopo: intatto nella sua potenza e nella sua oscurità. Corteo di ombre è una ballata di racconti cupi che si intrecciano fra loro. Al centro, una cittadina immaginaria che rimanda alla Galizia, Tamoga, vago luogo di memorie, teatro di rancori, vendette e passioni sepolte. In questo microcosmo in cui tutti si conoscono e si scrutano a vicenda, la vita è percorsa da un’inquietudine costante: segreti da custodire, violenze taciute, movimenti furtivi nell’ombra. I racconti che compongono il romanzo possono essere letti singolarmente, ma sono legati da un sottile filo narrativo: i personaggi ritornano, si incrociano, condividono destini e colpe. Ne emerge un mosaico corale, in cui ogni voce aggiunge un tassello al mistero che avvolge Tamoga e i suoi abitanti. Quando la narrazione si apre, un visitatore forestiero, Mortes, entra in città e trova un cartello della stazione di Tamoga con due lettere rovinate: A(b)oga, “affoga”. Un gioco di parole, un presagio ironico e tragico al tempo stesso, che annuncia non tanto una storia dell’orrore, quanto una storia dell’umanità stessa: fragile, torbida. Corteo di ombre è un romanzo breve e denso, un affresco di ombre e sussurri, in cui Ríos esplora i limiti della memoria e della colpa collettiva. Lo stile secco ed essenziale permette a Ríos di parlare di vite umane in modo universale: il risultato è un racconto misterioso, stratificato, che cattura e inquieta, lasciandoci sospesi tra quotidiano e turbamento.
Corteo di ombre. Il romanzo di Tamoga
Alla fine degli anni Sessanta, Julián Ríos iniziò a lavorare a quello che sarebbe stato il suo primo romanzo, ma temendo che non avrebbe superato la severa censura spagnola sotto la dittatura di Franco, decise di non presentarlo a nessun editore. Presto distratto da quello che sarebbe stato il suo progetto più grandioso, il manoscritto fu messo da parte e dimenticato, finché l’autore non l’ha ritrovato quasi cinquant’anni dopo, intatto nella sua forza. "Corteo di ombre" è una ballata intrisa di storie indimenticabili il cui epicentro è una suggestiva evocazione della Galizia, tra le mura immaginarie di Tamoga: una città di confine, custode di gelosie e rancori, luogo di rappresaglie e vendette tramandate di generazione in generazione, teatro delle infinite varianti dell’odio e dell’amore.
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Autore:
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Anno edizione:2022
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In commercio dal:23 settembre 2022
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Pagine_e_inchiostro 27 ottobre 2025Corteo di ombre
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