Cose che succedono la notte

Stupendo! Uno di quei libri che non si dimenicano, l'ho divorato in tre notti. Perché questo libro lo si deve leggere di notte

Non avevo mai letto un libro di questo autore e devo dire che mi ha stupito. Una storia che ti prende pagina per pagina e che non vedi l'ora di arrivare alla fine

Letto in un giorno. Impossibile lasciarlo a metà. Sensazione di freddo. Silenzio. Neve che cade. Sperdimento. Un buio avvolgente e angosciante. Ineluttabilità di un destino già scritto, da cui non si scappa e a cui bisogna arrendersi. Che libro incredibile! Era il mio primo approccio con questo autore, che ora approfondirò. Di certo non mi aspettavo una storia simile, che si svolge nel buio di un inverno nordico, in una cittadina sperduta, forse verso la Siberia, con una coppia matura ma ancora giovane, che è venuta dagli USA per “ritirare” un figlio dall’orfanotrofio, perché questo figlio divenga il nuovo scopo di vita per lui, quando la moglie, malata, non ci sarà più. Tutti hanno un nome, in questo romanzo, perfino il bimbo Simon, ma non l’Uomo e la Donna. E gli eventi importanti avvengono di notte, a queste due persone calate in una atmosfera pazzesca, dove la loro volontà non conta più nulla e dove loro devono muoversi in una scacchiera che sembra preordinata da altri. E i silenzi… I vuoti di questi ambienti scuri e ovattati… Incontri ambigui, esperienze dure a cui sembra di non potersi sottrarre. Alla fine lui deve prendere coscienza di sé e delle nuove responsabilità che si è assunto. Deve separarsi dalla donna/madre che ha guidato le loro mosse in questa esperienza, che lo ama ma lo deve lasciare andare; deve separarsi dalla moglie con cui il percorso da fare assieme e’ terminato. Deve iniziare a camminare da solo, da uomo maturo, da padre. Lo stile di scrittura, scarno ed essenziale, ci sta tutto. Non saprei come incasellare questo romanzo (di formazione?) veramente originale e per me del tutto inaspettato. Una bella lettura.