Credere e interpretare. La svolta ermeneutica della teologia
Nel suo libro, Le Christianisme au risque de l'interprétation (1983), l'Autore aveva già abbozzato le grandi linee di un progetto di teologia ermeneutica, che viene qui ripreso e sviluppato, così da introdurre un vasto pubblico agli orientamenti più promettenti della teologia contemporanea. Sono richiamate le esigenze di una situazione ermeneutica che condiziona l'intelligenza per il nostro tempo della Scrittura e della tradizione della Chiesa. Innanzitutto, l'ermeneutica conciliare non deve essere più timida di un'ermeneutica biblica. Ma l'Autore ha soprattutto la preoccupazione di mostrare le poste in gioco teologiche delle diverse forme del neofondamentalismo, che misconoscono lo statuto ermeneutico delle verità cristiane. Una teologia ermeneutica vuol essere necessariamente attenta al contenuto dell'esperienza storica propria della Chiesa. Ora, risulterà chiaro che la grande sfida della teologia cristiana nel corso del XXI secolo sarà il pluralismo religioso. Da qui l'importanza di una nuova teologia delle religioni, che si trasforma in teologia interreligiosa, di cui l'Autore traccia le linee generali, applicandole in particolare al dialogo ebraico-cristiano e al dialogo islamo-cristiano.
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Anno edizione:2002
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