Cresce dentro di me un uomo straniero. Testo albanese a fronte. Ediz. bilingue - Gëzim Hajdari - copertina
Cresce dentro di me un uomo straniero. Testo albanese a fronte. Ediz. bilingue - Gëzim Hajdari - copertina
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Letteratura: Albania
Cresce dentro di me un uomo straniero. Testo albanese a fronte. Ediz. bilingue
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Descrizione


Si apre una contraddizione in chi affronta la lettura di questo contributo che Gëzim Hajdari offre alle nostre lettere, e non solo: la certezza di punti fermi, la caparbietà di un progetto a lungo termine, l'ostinazione a credere in valori millenari filtrati dalla invenzione scritta, pure a fronte di un mutamento epocale di paradigma, che tutto appiattisce, frammenta, disconosce e distrugge, proprio a far capo dallo status che l'autore porta, esibisce, coltiva: quello di esule, migrante, rifugiato, altro e diverso. Una condizione fluida e bloccata che i suoi testi poetici ribadiscono ad ogni strofa, essendo ormai l'esperienza di fuggitivo e sradicato divenuta elemento sostanziale del suo vissuto e del suo immaginario, vittima (come vedremo) con molti altri intellettuali "stranieri" di una tacita e sistematica espulsione che l'Italia pre e post salviniana ha caparbiamente attuato in nome anche di purezza e primato letterari, di fatto smentiti da questa stessa raccolta.

Dettagli

10 maggio 2020
176 p.
9788868816001

Valutazioni e recensioni

  • alida airaghi

    “Io sono un poeta messo al bando nel cuore dell’Europa, / Europa cannibale e allegra”. Con questi versi si apre l’ultimo libro di poesie di Gëzim Hajdari, pubblicato da Ensemble con testo a fronte. Hajdari, nato nel 1957 in Albania, dal 1992 è esule in Italia. Orgoglioso della sua “vita profetica”, delle sue “utopie remote”, Hajdari non nasconde di covare sotto la pelle “gemiti gonfi di rabbia” per essere stato costretto a lasciare il suo paese, senza riuscire a integrarsi completamente nella nazione ospitante. Il titolo stesso del suo libro ribadisce ciò che l’autore sente come una condanna: il proprio destino di emigrato, straniero a se stesso e agli altri. Ne sono un evidente esempio i reiterati richiami alla profonda ingiustizia subita solo per il fatto di essere nato in una nazione e in un periodo storico svantaggiato, rispetto alla privilegiata situazione democratica ed economica del resto dell’Europa: “Perché mi hai fatto nascere albanese, cieco e senza memoria? // Condannato all’esilio da un altro esilio, / lontano dalla terra del crimine. Dentro di me fuochi, spari, argilla e sangue”. L’odio per la corruzione imperante in Albania è esibito quanto il disprezzo per l’opulenza occidentale, e altrettanto costante è il ricordo dolente e iroso della sua terra, di un sud arido e martoriato, degli anni bambini tormentati dalla miseria. Le figure della madre, del padre e dei quattro fratelli, costretti a una vita di lavori duri nei campi, rassegnati a una violenza domestica irrimediabile, si confondono con il rimpianto del poeta, fiero del coraggio dimostrato nell’emigrare, e insieme turbato dalla consapevolezza di aver tradito la sua gente, scegliendo per sé il prestigio di un ruolo intellettuale. Nella sua approfondita e partecipe prefazione al volume, Fulvio Pezzarossa definisce Gëzim Hajdari poeta delle non-patrie, che “ripercorre itinerari educativi e letterari mai ristretti al contesto privato, e sempre nutriti da valori di generosa solidarietà tra i viventi”.

Conosci l'autore

Foto di Gëzim Hajdari

Gëzim Hajdari

1957, Lushnjë

Gezim Hajdari è uno scrittore albanese. Si è laureato in Lettere Albanesi a Elbasan e in Lettere Moderne alla "Sapienza" di Roma. Ha svolto una intensa attività politica, lavorando anche come giornalista d’opposizione in Albania e denunciando pubblicamente i crimini, gli abusi e le speculazioni della vecchia nomenclatura comunista di Enver Hoxha e dei recenti regimi corrotti post-comunisti. Dal 1992 vive come esule in Italia.Ha vinto diversi premi: il "Premio Eks&Tra" (Rimini, 1996), il "Premio Montale per la Poesia Inedita" (Roma, 1997), il "Premio Fratellanza nel Mondo" (Roma-Potenza, 1999), il "Premio EtniePoesie" (Trieste, 2000), il "Premio Dario Bellezza" (Roma, 2000).Tra le sue opere edite in Italia: Muzungu. Diario in nero (Salento books 2006), Poesie...

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