Recensioni Cutting The Throat Of God

Dopo essersi trionfalmente liberati dalle catene della dissonanza claustrofobica con l'apprezzato “Stare Into Death and Be Still” del 2020, le leggende neozelandesi del DEATH METAL eterodosso ULCERATE alzano ulteriormente la posta con il settimo, sconvolgente album “Cutting the Throat of God”. Riconoscendo che il materiale più potente e d'impatto della band propende per il lato melodico, questo nuovo disco raffinato e carico di hooks è un universo a sé stante, una conflagrazione di DEATH/BLACK METAL inventivamente viscerale in cui la sperimentazione vertiginosa incontra un abbandono da capogiro, oscenamente contorto e coinvolgente, da cardiopalma nella sua profondità di sentimenti. Dopo un quarto di secolo di musica insieme, Michael Hoggard/ Jamie Saint Merat si sono affermati come una delle più forti combinazioni di chitarra e percussioni del METAL estremo, e la loro musica si è evoluta organicamente in qualcosa di completamente unico. Il disco più ben prodotto degli Ulcerate fino ad oggi, “Cutting the Throat of God” è pieno di ritmi impareggiabili, delle transizioni più fluide della band, dei fraseggi più convincenti e di riff davvero sbalorditivi. Il flusso esilarante e liquoroso è completato da una performance distruttivamente dinamica del cantante/liricista Paul Kelland. “Cutting the Throat of God” esplora un tema lirico coeso incentrato sulla rottura della moralità, sul delicato confine tra depravazione ed estremismo e sulla discesa irreversibile nelle tenebre.)
23,50 €
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