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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2010
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E’ un album che vale la pena ascoltare perché riesce a raccontare tutto ciò che restava da dire sulla loro arte, sulla loro musica che volgerà al termine alla fine di questo progetto. Esperienza singolare nella carriera della band del New Jersey. “Danger day” ha sicuramente uno stile che lo differenzia fortemente dagli altri successi dei MCR. Offre un ultimo dietro le quinte nella vita dei Killjoys. Il CD è ricco di canzoni valide e sensibili, carico di sensazioni ermeticamente contenute nei testi e nelle melodie. Si può notare come la band ha tentato una svolta non dimenticando le proprie origini tanto che “Save yourself, I'll Hold Them Back” e “Destroya” sembrano essere i legami tra il vecchio ed il nuovo stile in quanto capaci di racchiudere al meglio il senso del passato e del presente. “Art is the weapon” rimane lo slogan più significativo lanciato della band durante i 12 anni di carriera: provocatorio ed espressivo al tempo stesso, segna i cuori di tutti i fan ricordando come la loro massima essenza sia sempre dipesa dall’arte nelle sue diverse forme.
I MCR sono tornati, ma non sono più quelli di una volta. Il cambiamento c'è e si sente. Ma è una trasformazione che porta alla nascita di un gran bel CD. Ve lo consiglio ;)
Prima dell'uscita di questo disco si parlava di un loro ''ritorno alle origini''. Personalmente mi sembra un cambiamento di stile, di colore, ma senza allontanarsi troppo dal loro genere. Non mi sembra però un ritorno alle origini. Per fortuna, direi! Non che in passato fossero male, anzi, ma è sempre meglio guardare avanti e con questo album ci sono riusciti benissimo, lo testimonia la canzone The Kids From Yesterday. In sintesi, mi sembra un album molto buono, che chiude il capitolo della Black Parade, ma che ne apre un altro altrettanto di qualità ma forse meno cupo per rincuorarci un po' ma per continuare ad affrontare i temi soliti dei My Chemical Romance: sangue, corruzione, pistole, vampiri. Con un pizzico di colore in più.
Recensioni
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