Dante e la cultura del Trecento a Mantova. Catalogo della mostra
"Fer la città sovra quell'ossa morte; e per colei che 'l loco prima elesse, Mantüa l'appellar sanz'altra sorte". Così, nella Divina Commedia, Dante racconta il mito della fondazione di Mantova. Ma non è certo l'unico riferimento alla terra mantovana: la presenza fondamentale di Virgilio nella Commedia, l'abbraccio che questi riserva al conterraneo Sordello, il misterioso Gotto, poi le citazioni nel "De vulgari eloquentia" e nella "Questio de aqua et terra". La mostra di Palazzo Ducale, cui questa pubblicazione rappresenta il catalogo ragionato, racconta il rapporto tra Dante e la città, che con ogni probabilità fu visitata e conosciuta dal poeta, e apre uno squarcio inedito sul Trecento mantovano: un secolo fondamentale per le vicende successive, tuttora presente nel volto medievale del centro storico e tuttavia ancora scarsamente considerato nella narrazione della città. I contributi illustrati di Roberta Benedusi, Andrea Canova, Giuseppe Gardoni, Stefano L'Occaso, Michela Zurla offrono un inquadramento storico e artistico della Mantova trecentesca, del ruolo che l'immaginario dantesco ha significato per la cultura mantovana e per la sua produzione figurativa e letteraria.
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Anno edizione:2021
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