De Chirico e Lucrezia romana
Nella «Lucrezia suicida», soggetto che incontra una straordinaria fortuna iconografica a partire dai primi anni del Cinquecento, lo sguardo dell’artista investiga un atto tragico, la cui restituzione figurativa, sovente contaminata dalla reificazione erotica di una nudità fuori contesto, assume un significato ambiguo e sfuggente. Il paradosso, l’ossimoro sono già nelle fonti antiche, del resto, cifre caratterizzanti il ritratto della sposa violata: «animi matrona virilis», Lucrezia viola a più riprese la grammatica dei ruoli, sostituendosi al padre e al marito per esercitarne le prerogative, eppure si autorappresenta secondo l’immagine topica della castità coniugale che una mente maschile ha scolpito. La sua mitopoiesi, iscritta nel solco di un patriarcato adattivo, affonda dunque le radici nell’estrema difesa dei valori di un universo androcentrico, che fa del corpo della donna il tempio della morale dei suoi padri. Attraverso le permutazioni artistiche della «Lucrezia suicida», da Raffaello a Giorgio de Chirico, il volume intende offrire un personale punto di vista nella lettura della cosiddetta «questione femminile», accompagnando il lettore in un itinerario storico, giuridico e artistico capace di svelare le radici culturali profonde della violenza di genere.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2023
-
In commercio dal:27 luglio 2023
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it