Deadman Wonderland l'ho considerato a lungo il mio manga preferito, è stato uno dei primi che abbia letto e lo vedo un po' il mio "primo amore". Non si può dire che eccella per originalità dei personaggi, i quali, anzi, risultano all'apparenza abbastanza stereotipati, come il ragazzo debole e inutile che vuole diventare più forte per dimostrare agli altri la propria utilità (Ganta), la ragazza dolce e pucciosa, sempre con la testa tra le nuvole (Shiro), la ragazzina all'apparenza buona e in realtà sadica e spietata (Minatsuki) e il badass della situazione che non teme nulla, rischia la propria vita come se nulla fosse e non deve chiedere mai nulla (Senji). Da queste premesse non sembra che l'opera in sè mi sia piaciuta molto; ma il bello di DW sta proprio qui: pur partendo da presupposti normali, quasi da cliché, riesce a tirare fuori una trama abbastanza originale, ricca di colpi di scena e densa di emozioni (nei capitoli finali) che devo ancora riuscire a rivedere in un'altra opera. La trama non è lunga (sono cinque archi narrativi per 57 capitoli), ma riesce a concentrare in maniera efficace le vicende più importanti e una buona caratterizzazione dei due protagonisti, Shiro e Ganta, sia per quanto riguarda il loro passato, sia da un punto di vista introspettivo. L'inizio è shoccante: la classe di Ganta viene sterminata da un uomo in una strana armatura rossa che sembra capace di controllare il proprio sangue. Ganta, unico sopravvissuto e in evidente stato di shock, viene accusato di aver ucciso tutti e, di conseguenza, viene sbattuto in un carcere, il Deadman Wonderland appunto (o carcere della morte in italiano); qui i prigionieri sono costretti a sfidarsi in uno stadio, gremito di visitatori, e a uccidersi a vicenda per poter riuscire a sopravvivere. Qui Ganta incontra Shiro, una ragazza albina che sembra conoscerlo, ma di cui egli non ricorda nulla. La storia si sviluppa proprio attorno al rapporto di questi due ragazzi, alla loro storia e al segreto celato sotto il DW, cioè ai deadman, gli uomini in grado di controllare il proprio sangue. La cosa che più colpisce a primo sguardo in un manga, e qui in senso positivo, sono i disegni. L'opera è caratterizzata da stile particolare, morbido e dolce (che lo mette in contraddizione coi soggetti spesso fortemente gore che rappresenta), ricco di dettagli anche negli sfondi e molto curato nei particolari; anche i combattimenti, difficili da rappresentare per la loro stessa natura, sono resi con precisione e chiarezza.
Deadman Wonderland. Il carcere della morte. Vol. 1
Torna la coppia che ha portato al successo "Eureka Seven" in un seinen a tinte forti che non deluderà i più attenti lettori di manga! Il grande terremoto di Tokyo ha devastato la capitale nipponica. Ganta Igarashi è un normale studente con una vita semplice fino a che uno strano uomo coperto di sangue e in un'armatura cremisi, appare fuori dalla sua aula. L'Uomo Rosso massacra la classe di Ganta e, invece di farlo fuori, gli impianta nel petto un misterioso cristallo simile a un rubino. Ganta è l'unico sospetto del massacro e condannato alla prigione a vita dentro il penitenziario Deadman Wonderland. La particolarità di questo carcere è che i suoi abitanti hanno un collare che rilascia del veleno letale, il cui unico antidoto è una medicina venduta a caro prezzo dalla stessa prigione. Per accumulare denaro i prigionieri devono partecipare a giochi letali e scontri disumani: ora Ganta è un Deadman che lotta per la sua vita sperando che sia fatta giustizia.
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Anno edizione:2010
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Giuseppe Morleo 23 novembre 2016
Ho iniziato a comprare il manga dopo aver visto l'anime, che mi aveva lasciato con troppe domande e troppe poche risposte. La trama di questo manga è qualcosa di assurdo, originale è dir poco secondo me, si apre spalancandoti il mistero più importante che ci accompagna durante il corso dell'opera, e quel che è peggio che tramite vari episodi questo mistero si infittisce e si contorce sempre più, tanté che non potrai fare a meno di arrivare fino al punto in cui tutto sarà spiegato, e capirai quanto tutto sia stato ben articolato e congegnato! Ora senza fare spoiler è difficile spiegare ma vi assicuro che ne vale davvero la pena. Per quanto riguarda il comparto grafico, è davvero ben realizzato, disegni curati e ben fatti, per soli 13 volumi e per questo tipo di storie non credo si possa trovare di meglio.
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