Si tratta indubbiamente di narrativa, anche se in realtà sono prose varie, che vanno dalle memorie alla descrizione di alcuni personaggi particolari, da fatti di cronaca ad acute riflessioni, un campionario di scritti da cui emergono sempre le grandi qualità di scrittore di Piero Chiara. Ce n’è uno, in particolare, intitolato 1945: mezzi di fortuna, con il quale ci racconta un avventuroso viaggio da Luino a Reggio Emilia nell’Italia disastrata dei giorni immediatamente successivi alla Liberazione. Ebbene, se uno vuol rendersi conto di come era il nostro paese in quell’epoca deve assolutamente leggerlo, perché, a parte la descrizione della gente che viaggia come può, con il treno che si ferma, perché il ponte, bombardato, non c’è più e occorre proseguire traghettando con delle barche, c’è quest’aria di provvisorio che si respira a pieni polmoni, con un senso di precarietà che sta volgendo però verso una rinascita, una speranza che permetterà al paese Italia di rialzarsi dopo una guerra disastrosa. E’ certo, comunque, che chi si aspetta le solite prose di Chiara, ambientate a Luino o comunque in piccole realtà, permeate di ironia e capaci non solo di far sorridere, ma anche di ridere, potrebbe restare deluso. Non potrà comunque non apprezzare il tono colloquiale con cui vengono narrati fatti di diversi anni fa, felicemente scelti, perché ci danno più di un’idea di come si vivesse allora. Un’opera minore? Non direi, perché le qualità dell’autore ci sono tutte, si tratta invece di un lavoro diverso, come diversi sono i generi delle prose di questa raccolta. Se è pur vero che alcune sono meno interessanti, ce ne sono però altre, come quella di cui ho scritto sul viaggio avventuroso fino a Reggio Emilia, che danno tono e pregio al libro, tanto da consigliarne la lettura.
Di casa in casa, la vita
Uscito postumo nel 1988, "Di casa in casa, la vita" raccoglie trenta racconti che, per usare le parole di Fruttero & Lucentini, «si sono ordinati in volume praticamente da sé: secondo un filo cronologico che non è quello della loro stesura o prima pubblicazione, ma degli anni e della vita che "di casa in casa", di paese in paese, sfilano e vi si rispecchiano". La coppia F&L si è ispirata al metodo compositivo dello stesso Chiara, e a uno dei suoi indimenticabili personaggi, l'orologiaio Metastasio Finetti: «il quale, tirando fuori ogni volta, dai ripostigli del suo stambugio, di che montare un orologio nuovo, si ritrova giusti giusti i pezzi per un ultimo orologio (e, vuole il caso, uno dei suoi più belli)».
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile
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Renzo 01 aprile 2023Un Chiara diverso, ma sempre di qualità
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