Di me mi prendo e di me mi lascio (Il colore)
"In quest'opera narrativa strettamente legata alla precedente della Pedalino "Agli àgli m'incipollo", il personaggio principale, narratrice una e trina (o forse quadrupla), tenta di sbrogliare la matassa delle cause della sua separazione dal mondo, dal marito, dalla terra natia, di se stessa. E il nodo non è facile da sciogliere se la personalità narrante soffre di sdoppiamento, anzi per dirla con le parole del personaggio, è "come un'arancia sicula e sanguigna a quattro spicchi". (...) È nel ricordo, e nel ricordo di una lingua dimenticata, che la voce narrante tenta di recuperare la verità, la causa della sua nevrosi. Giacché l'italiano della sua scrittura non può renderla perché lingua del conscio e quindi menzogna, e il francese è lingua di sopravvivenza incapace di trasmettere e tradurre tutto ciò che sente. Resta allora il dialetto, linguaggio del corpo, lingua della madre, del mondo in cui è nata. Ed è sul corpo che lei dovrà leggere il passato, sulla sua pelle è scritta la verità, sempre sotto gli occhi. Ma a volte è più facile spogliarsi in sogno che davanti a un uomo reale...". (Daniela Saitta)
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2011
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it