In 8 (cm 16,5 x 22,5), pp. VIII + 46 con schemi e ruote dei colori nel testo con 200 quadratini di carta colorati applicati. Lieve abrasione al piatto anteriore. Legatura editoriale in cartone telato con illustrazione di un cubo con facciate colorate applicato al piatto anteriore entro tondo di colore nero. Terza edizione di questo trattato sulla teoria dei colori, che combina geometria e matematica, scritto da Wilhelm Ostwald uscito in edizione originale nel 1916. Si tratta di un'opera che ebbe un notevole successo editoriale e di cui esistono 16 edizione pubblicate fino al 1944. "Friedrich Wilhelm Ostwald was a Baltic-German scientist who turned his interest to the fine arts, and in particular to colour theory, after receiving the Nobel Prize for Chemistry in 1909. As an amateur painter he made his own pigments and paints, and he published a small practical guidebook entitled Malerbriefe in 1904... Ostwald published his first book on colour theory, 'Die Farbenfibel' (The Colour-Primer) in 1916, followed in 1918 by an extended treatise on the same subieet 'Die Harmonie der Rarben' (The Harmony of Colours). Both were small-format and slim volumes that appear simple in design, deceptively like school exercise books but Ostwald's system is complex, combining geometry and maths and has been known to baffle even experts in the field". Alexandra Loske, "Tate: Colour. A Visual History", p. 166.
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In 8 (cm 16,5 x 22,5), pp. VIII + 46 con schemi e ruote dei colori nel testo con 200 quadratini di carta colorati applicati. Lieve abrasione al piatto anteriore. Legatura editoriale in cartone telato con illustrazione di un cubo con facciate colorate applicato al piatto anteriore entro tondo di colore nero. Terza edizionedi questotrattato sulla teoria dei colori, che combina geometria e matematica, scritto daWilhelm Ostwald uscito in edizione originale nel 1916. Si tratta di un'opera che ebbe un notevole successo editoriale e di cui esistono 16 edizione pubblicate fino al 1944. "Friedrich Wilhelm Ostwald was a Baltic-German scientist who turned his interest to the fine arts, and in particular to colour theory, after receiving the Nobel Prize for Chemistry in 1909. As an amateur painter he made his own pigments and paints, and he published a small practical guidebook entitled Malerbriefe in 1904... Ostwald published his first book on colour theory, 'Die Farbenfibel' (The Colour-Primer) in 1916, followed in 1918 by an extended treatise on the same subieet 'Die Harmonie der Rarben' (The Harmony of Colours). Both were small-format and slim volumes that appear simple in design, deceptively like school exercise books but Ostwald's system is complex, combining geometry and maths andhas been knownto baffle even experts in the field". Alexandra Loske, "Tate: Colour. A Visual History", p. 166.
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