Il discorso di Tours. (27 dicembre 1920)
A un secolo dalle scissioni che provocarono la nascita dei partiti comunisti, uno sguardo comparativo ci consente di osservare come i movimenti operai e socialisti dei diversi Paesi abbiano allora proiettato sulla Rivoluzione russa e sul KOMINTERN le proprie storie e aspirazioni e i propri sogni. Il caso della Francia è peculiare: l’adesione al KOMINTERN è stata possibile grazie alla permanenza della cultura syndicaliste, che ben presto sarebbe stata emarginata dalla Section Française de l’Internationale Communiste. Andare alle fonti, alle ragioni della difesa della “vecchia casa” socialista – esposte da Blum con creatività strategica – ci consente di riflettere sulle poste in gioco negli anni fra le due guerre e di rispondere a domande ancora inevase e perciò attuali.
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Anno edizione:2021
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