Doctor Faustus. Ediz. critica

un capolavoro sulla musica, la storia, l'anima

"Doctor Faustus. La vita del compositore tedesco Adrian Leverkühn, narrata da un amico" è un romanzo pubblicato nel 1947 dallo scrittore tedesco Thomas Mann. L'umanista Serenus Zeitblum è l'amico d'infanzia che narra, Adrian è il tragico protagonista. I due incarnano la dualità del carattere tedesco: il primo la ragione nella democrazia e nel progresso (lo spirito apollineo di Friedrich Nietzsche), Adrian lo spirito dionisiaco, con i suoi patimenti e la sorte funesta che l'attende. La trama, sintetizzando al massimo, è la seguente. Adrian Leverkühn, novello Faust che racchiude in sé le doti di tre artisti quali Berlioz, Nietzsche e Schönberg, è un musicista e teologo che ha stretto un patto col demonio per acuire eccezionalmente la propria sensibilità. Egli, però, dopo aver composto un pezzo di musica dodecafonica, che ha spezzato le tradizionali leggi musicali e anticipato i tempi (la composizione si intitola "Lamentatio doctoris Fausti" e intende contrapporsi in un'accezione negativa alla nona sinfonia di Beethoven), nel presentarlo agli amici, impazzisce. Tramite le vicende personali di Adrian viene descritta metaforicamente l'odissea di un popolo che, alleatosi allo spirito del male per una smodata brama di potenza, preparò la propria catastrofe. Il proposito di Mann era quello di «scrivere il romanzo della mia epoca travestito da storia di una esistenza precaria e sommamente peccaminosa», ossia gli anni drammatici del crollo del Terzo Reich di Hitler esemplificati dalla parabola umana di un artista sterile ma follemente ambizioso che, per vincere la sua pochezza, si consegna al demonio. Che dire?... Testo abbastanza pesante, pure faticoso, direi, con lunghe descrizioni e digressioni forse anche un po' superflue, con tecnicismi musicali che, per chi non è avvezzo alla materia, sono disagevoli da seguire. Capolavoro? Sì! Consigliato? No, anche se, trattandosi di un caposaldo della letteratura mondiale, almeno una volta nella vita andrebbe comunque letto!

Una lettura davvero impegnativa, ricca di digressioni filosofiche, teologiche e di tecnica musicale, difficile da seguire per chi è a digiuno di questi argomenti. Ma un’opera magistrale, proprio per questa sua ricchezza. Una rilettura moderna del mito del Doctor Faustus.