L'incontro fortuito tra un anziano vedovo e una madre sola con il suo bambino diventa lo spunto per riflettere sulla vita, sulle scelte e le loro conseguenze, e sul senso della famiglia. Assolutamente consigliato.
Una domenica
In equilibrio tra nostalgia e speranza, Fabio Geda racconta con voce unica, commovente, una giornata che racchiude un'intera esistenza. Una storia che prima o poi ci attraversa, o ci sfiora, tutti.
«Come i ponti, il romanzo di Geda è una costruzione di cui si percepisce la complessità ma che deve sembrare affusolata e aerea. E tale sembra. Il libro si legge come un page turner: capitoli brevi, intensi, cesellati, che stuzzicano nel lettore ora la curiosità sul tempo presente del romanzo, ora una nostalgia lancinante di un passato che gronda felicità perduta» – La Lettura
«Un libro scritto con rara densità, senza virtuosismi esibiti o compiaciuti, con un controllo assoluto delle parole, con un’asciuttezza che smuove montagne emotive» – Robinson
«Non sono mai stata brava a gestire la fragilità dei miei genitori: nei loro confronti non ho mai smesso di sentirmi figlia e di voler essere io quella accudita. Mi veniva spontaneo pensare che essendo piú vecchi di me dovessero essere migliori di me, punto: una di quelle cose scritte nel destino. Dovevano essere piú consapevoli, piú forti, in grado di governare con piú criterio qualunque situazione. Ma arriva un momento in cui le parti si invertono o per lo meno si sovrappongono. Nel destino c'è scritto anche questo»
Quando raggiungi l'età che avevano i tuoi genitori al tempo in cui eri un bambino, capisci quanto fossero giovani, e quanto inquieti fossero i loro cuori. In equilibrio tra nostalgia e speranza, Fabio Geda racconta con voce unica, commovente, una giornata che racchiude un'intera esistenza. Una storia che prima o poi ci attraversa, o ci sfiora, tutti. Un uomo che ha trascorso quarant'anni costruendo ponti in giro per il mondo, ed è da poco rimasto vedovo, ha preparato con cura un pranzo di famiglia. È la prima volta. Ma una nipote ha un piccolo incidente e l'appuntamento salta. Preoccupato, con addosso un po' di amarezza, l'uomo esce a fare una passeggiata. E conosce Elena e Gaston, madre e figlio, soli come lui. Si siederanno loro alla sua tavola, offrendogli la possibilità di essere padre, nonno, in modo nuovo. Trasformando una normale domenica di novembre nell'occasione per riflettere sulle imperfezioni dell'amore, sui rimpianti, sulla vita che resta.-
Autore:
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Chià 04 gennaio 2025Intenso e commovente
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Doraya 03 gennaio 2025Bene al cuore
Questa è una storia come tante altre : una famiglia , il lavoro, gli impegni, i problemi , le difficoltà, la vita e la morte . Non è una favola , Geda non ti spaccia la famiglia del mulino bianco , solo quella di un nido che cresce, che cambia, in bene e in male. E' una riflessione sul ruolo di un genitore , di un figlio e di come evolve il rapporto . Questo è il secondo romanzo che leggo di questo autore, ed è il secondo strike, per me ; sicuramente non è nulla di innovativo , ma mi ha scaldato tanto il cuore , e quando un libro ha il potere di farti riflettere e migliorare la vita di tutti i giorni lo ritengo un pregio enorme .
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Alessia Brugiolo 12 maggio 2020
E' uno spunto a riflettere sul tempo perduto, sui rimpianti e sull'amore che rimane..
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