Doom Jazz

Due dei più grandi esponenti della scena downtown newyorkese qui alle prese con un progetto dall'alto profilo sperimentale. Collaboratori a più riprese di eminenze grige come John Zorn e star della musica pop (il tastierista Jamie Saft ha accompagnato in tour gente come Bob Dylan e Joni Mitchell).
Usando il doom - uno stile heavy metal lento e inquietante - come modello, il duo crea una serie di brani che si insinuano con forza. I temi sono semplici, generalmente sostenuti da linee di basso sommesse e ornati dal pianoforte come il sale su un ghiacciaio. Quello che salta fuori di più è il drumming di Previte. Ogni vibrazione di piatto e scatto del rullante salta in primo piano e, con rare eccezioni, decade prima del colpo successivo, tanto una testimonianza del gioco sicuro di Previte quanto dell'ingegneria di Saft. Il suono è brillante e super presente.
Ogni nota sembra congelata nell'ambra. Indipendentemente dal modello rock, è probabile che il disco soddisfi il pubblico di Saft e Previte; potrebbe piacere anche ai fan del metal".