Il dottor No

"Ragazze nude, spie, e armi nucleari", questi sono gli ingredienti base che Ian Fleming riteneva fossero fondamentali per il successo della sua serie letteraria. Per il sesto romanzo, "Il dottor No" aveva capito che tutto ciò sarebbe stato ancor meglio se contenuti nella stessa isola. Tra le molte a sua disposizione, la scelta cadde su Great Inagua, nelle Bahamas. Per la trama l'autore ripescò invece un trattamento già scritto qualche anno prima per la televisione americana e mai realizzato, che ruotava intorno a una potentissima organizzazione criminale che possedeva apparecchiature in grado di deviare i missili intercontinentali americani. Per meglio definirne il capo, Fleming prese in prestito qualche elemento dal cattivo per antonomasia: il dottor Fu Manchu, genio del male creato da Sax Rohmeer e diventato archetipo del pericolo giallo. Ed ecco fatto il dottor No, misterioso imprenditore in fertilizzanti biologici. Mandato in missione sul posto, James Bond subito si inbatte nella cercatrice di conchiglie Honeychile Ryder, descritta come "la Venere di Botticelli vista da dietro". In effetti è nuda che si presenta, appena uscita dall'acqua, questa Venere della Giamaica. Il libro divenne il primo Bond Movie, e questa scena riproposta con la famosa sequenza di Ursula Andress (prima Bond Girl cinematografica) in bikini bianco. Nonostante i dettagli spionistici datati, il romanzo non è mai banale e continua a tenere altissimo il livello della serie letteraria, giunta ormai a metà del suo percorso...

Il libro da cui fu tratto il primo film della EON productions con Sean Connery è in realtà il quinto scritto da Ian Fleming, quando ormai aveva ben sviluppato le caratteristiche di James Bond, l'agente Doppio Zero. Questa confidenza si nota nella trama e nella sua esposizione, che si sviluppa fluida e senza il minimo calo di tensione. Infatti, questo è essenzialmente un thriller spionistico, ma è l'abilità di Fleming che riesce a mantenere l'attenzione sulla trama malgrado l'ingombrante presenza di un protagonista leggendario. consigliato anche per chi non ha mai letto niente di 007, visto che il libro è totalmente indipendente dai precedenti ( a parte un minuscolo riferimento a Vivi e lascia morire ). Una recensione di Raymond Chandler riassume il maggior pregio dell'opera: "è un libro scritto con tale maestria che il lettore non deve fare niente: fa tutto Fleming".