Due assassini

Un poeta e filosofo irlandese, Aidan riceve un manoscritto di autore sconosciuto e progressivamente lo legge, intrecciando così la trama principale con il suo vissuto personale. Anche il dattiloscritto viene narrato in prima persona e vede come protagonista Marco, giovane colto, ma con evidenti disturbi mentali e problemi relazionali: l’incontro con un suo alunno gli cambierà la vita. La storia comincia con il conto alla rovescia di 120 giorni al presunto contatto con gli alieni e prosegue così per ogni capitolo. Sono presenti diverse riflessioni sull’esistenza e sulla vita dal punto di vista filosofico che si amalgamano con pratiche magiche e fantascientifiche. Il finale è interessante, ma sarebbe potuto essere sviluppato maggiormente. Nel complesso è un libro discreto.

Marco è un trentenne sovrappeso che soffre di gravi disturbi di autostima e depressione, e ha un legame quasi morboso con la madre. È sempre stato in competizione con Mauro, compagno di scuola diventato astronauta, e quando viene a sapere che è stato selezionato per una missione piuttosto importante, la sua invidia e il suo squilibrio aumentano a dismisura, finché l'incontro con uno “strano bambino” gli apre le porte a nuove e insperate possibilità. Storia davvero molto particolare, con sfumature fantascientifiche (quasi fantasy) che rendono il testo “atipico” e difficile da inquadrare in un genere specifico (nel testo è presente persino un po' di thriller). La storia inizialmente non è chiarissima, e ci vuole qualche pagina per avere un quadro più completo della situazione, che si fa più limpida man mano che la lettura va avanti. Lo stile è crudo e ironico, e nel complesso scorrevole, il che favorisce la lettura che risulta piuttosto fluida.