Le due guerre. Guerra fascista e guerra partigiana - Nuto Revelli - copertina
Le due guerre. Guerra fascista e guerra partigiana - Nuto Revelli - copertina
Dati e Statistiche
Salvato in 5 liste dei desideri
Letteratura: Italia
Le due guerre. Guerra fascista e guerra partigiana
Disponibilità immediata
10,20 €
-15% 12,00 €
10,20 € 12,00 € -15%
Disp. immediata

Descrizione


«Sono un testimone del secondo conflitto mondiale. O meglio, sono un testimone delle “due guerre” del secondo conflitto mondiale: della guerra fascista e della guerra partigiana». Cosí, nell’Introduzione, Nuto Revelli anticipa il contenuto del suo libro. Due guerre: quella in cui il popolo italiano è stato trascinato dalla follia nazifascista sul Fronte occidentale, su quello greco-albanese e infine sul Fronte russo; e quella guerra partigiana, che ha significato il riscatto di un’intera nazione dopo due decenni di dittatura. Un libro tra storia e memoria: storia ricostruita «dal basso», dalla parte degli umili, come ci ha abituato l’autore della Guerra dei poveri e del Mondo dei vinti; e memoria personale, tanto piú coinvolgente in quanto vita vissuta, e sofferta, dal suo narratore. «Perché ho voluto rivivere il mio fascismo, la mia guerra fascista, la mia guerra partigiana? Perché credo nei giovani. Perché voglio che i giovani sappiano».

Dettagli

Tascabile
4 aprile 2025
XIV-202 p., Brossura
9788806269579

Valutazioni e recensioni

  • Renzo Montagnoli

    Questo libro ha una strana origine, in quanto nasce dai testi preparatori e dalle lezioni tenute presso l’Università di Torino comprese nel corso 1985 – 1986 di Storia contemporanea tenuto dal professor Giorgio Rochat, con il tema “L’Italia nella Seconda guerra mondiale”. In tale ambito, su invito del cattedratico, Nuto Revelli ha tenuto una serie di lezioni sulla base dell’esperienza acquisita e con lo scopo di far conoscere ai giovani studenti che cosa fosse il fascismo nel ventennio. E lo scrittore piemontese era più che qualificato per tenerle, con il suo passato di fascista, come erano tutti gli italiani senza sapere cosa fosse il fascismo. Nel discorso se ne inserisce un altro e cioè se la storia deve essere vista dall’alto, dal quadro generale, o se debba essere frutto del particolare, delle vicende di ognuno degli ignoti protagonisti. Revelli in questo è salomonico, nel senso che ritiene che di debba tener conto di entrambi i metodi, per quanto sia visceralmente portato al contatto umano, a quelle piccole storie che nel loro insieme fanno la grande storia. Seguiamo così la sua personale storia, da fascista inconsapevole e anche orgoglioso di esserlo, come può essere un giovane cresciuto a libro e moschetto, alla tragica realtà della nostra avventura in Russia nel corso della seconda guerra mondiale che aprirà (meglio tardi che mai) gli occhi a moltissimi. Si svelano in quel tragico teatro bellico le menzogne del regime: il nostro esercito é il più organizzato del mondo (e invece la disorganizzazione era la regola), la nostra aviazione é la più forte di tutte (e invece faceva pena), il nostro armamento è insuperabile ( e si combatteva con fucili progettati nel 1891 e con la preda bellica della Grande Guerra). L’autore rivive i tragici giorni della ritirata, il ritorno in Italia, lo sconforto per chi non crede più in un sistema e non ha al momento alternative. Queste verranno, dopo il 25 luglio 1943 e, soprattutto, dopo l’8 settembre dello stesso anno. La ribellione, prima ancora che un atto politico, è un atto intimo, è la presa di coscienza che è indispensabile ripensare la propria vita. Ed è dura l’esistenza alla macchia, braccati dai fascisti e dai tedeschi, con poco cibo e il domani sempre incerto. Revelli non é uno spaccone e ci parla della sua esperienza partigiana senza mai esaltarsi, citando vittorie e sconfitte, anche se la sconfitta peggiore sarà il dopo, finita la guerra, con i fascisti che rialzano la testa e vogliono ritornare protagonisti di un paese che nelle sue istituzioni non li avversa, ma spesso li aiuta. Scritto in modo semplice e immediato Le due guerre é un libro che tutti dovrebbero leggere, che dovrebbe rientrare nei programmi scolastici, perché chi per l’età non può sapere deve essere reso edotto di quale immane tragedia sia stato il fascismo.

Conosci l'autore

Foto di Nuto Revelli

Nuto Revelli

1919, Cuneo

Scrittore, ufficiale e partigiano italiano.Ufficiale degli alpini in Russia e protagonista della Resistenza nel cuneese, ha partecipato alla seconda battaglia difensiva del Don e si è battuto per anni per dare voce ai dimenticati di sempre: i soldati, i reduci, i contadini delle campagne piú povere. Tra i suoi libri, ricordiamo "La guerra dei poveri" (1962), "La strada del davai" (1966 e 2010), "Mai tardi" (1967 e 2008), "L'ultimo fronte" (1971 e 2009) , "Il mondo dei vinti" (1977), "L'anello forte" (1985), "Il disperso di Marburg" (1994 e 2008), "Il prete giusto" (1998 e 2008), "Le due guerre" (2003 e 2005), "Il popolo che manca" (2013), "Il testimone. Conversazioni e interviste. 1966-2003"(a cura di Mario Cordero).

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it