Nome d'arte di Henry W. Beaty, attore e regista statunitense. Fratello minore di Sh. McLaine, debutta con il ruolo di protagonista in Splendore nell'erba (1961) di E. Kazan. Fisico atletico, sorriso ironico e sguardo magnetico, si propone come attore bello e tormentato, sulla falsariga di J. Dean e M. Brando, e riscuote un notevole successo di pubblico. Dopo alcune prove discontinue, A. Penn ne esalta la fantasiosa aggressività nel cabarettista di Mickey One (1965) e nel Clyde di Gangster Story (1967). Negli anni seguenti si divide tra ruoli comici e drammatici, per poi debuttare nella regia nel 1978 con Il paradiso può attendere (coregia insieme a B. Henry), divertente e ironico remake di una commedia di A. Hall del 1941. Seguono il kolossal Reds (1981), sulla figura dello scrittore americano filosovietico J. Reed, che viene premiato con tre Oscar, inclusa la regia, e Dick Tracy (1990), sull'omonimo eroe dei fumetti, accanto alla cantante Madonna, all'epoca sua fidanzata, vincitore di altri tre Oscar. Gli ultimi film, in cui recita anche la moglie, l'attrice A. Bening, ottengono un buon successo di pubblico negli Stati Uniti, ma non aggiungono nessun prestigio alla sua biografia. Nel 2000 gli viene conferito l'Oscar alla carriera.