(Vienna 1925-2000) scrittore austriaco. Poeta, prosatore, autore di drammi e radiodrammi, è stato uno degli autori sperimentali più interessanti di lingua tedesca. La sua «poesia concreta», ispirandosi a modelli espressionisti e dadaisti, insegue arditi giochi acustici e visivi, concepiti come realizzazione di libertà (fra le numerose raccolte Altri occhi, Andere Augen, 1956, nt; Suono e Luisa, Laut und Luise, 1966, nt; Fumetti, Sprechblasen, 1968, nt; In galera, Dingfest, 1973, nt; La lavorazione del berretto, Die Bearbeitung der Mütze, 1978, nt; Autoritratto dell’autore come orologio che beve, Selbstporträt des Schachspielers als trinkende Uhr, 1983, nt). Nella sua prosa la creazione di nuove parole assume spesso significati erotici e osceni (a volte illustrati da disegni dell’autore). Per il teatro ha scritto Scene dalla vita reale (Szenen aus dem wirklichen Leben, 1966, nt), Lo spazio (Der Raum, 1970, nt), Altrove (Aus der Fremde, 1980).