(Graz 1942) scrittore austriaco. Ha iniziato la sua opera di narratore nel segno della sperimentazione linguistica, tipica anche della «Wiener Gruppe» (Gruppo viennese). L’autobiografia di Albert Einstein (Die Autobiographie des Albert Einstein, 1972, nt) e La volontà di essere malato (Der Wille zur Krankheit, 1973, nt) disegnano una forma di esistenza psicopatica che capovolge l’interpretazione convenzionale della realtà. Gli eroi dei romanzi successivi, più realistici (L’orizzonte vasto, Der grosse Horizont, 1974, nt; Un nuovo mattino, Ein neuer Morgen, 1976, nt; Viaggio d’inverno, Winterreise, 1978), soffrono per un tormentoso senso di straniamento, che distrugge i meccanismi rassicuranti delle abitudini sociali. Tra i romanzi successivi: Il lago (Der See), Il monte (Der Berg, 2000, nt) e Il labirinto (Das Labyrinth, 2005, nt).