Compositore e direttore d'orchestra ungherese. Dopo una precoce attività nel campo della composizione per il teatro e la televisione, si è accostato alla fine degli anni '60 alle sperimentazioni di Stockhausen a Colonia, alla cui realizzazione ha preso parte anche come esecutore al sintetizzatore. I suoi lavori degli anni '70 e '80, in parte basati sull'improvvisazione, rivelano un gusto per una teatralità ironica e paradossale che ricorda Kagel: Moro lasso, commedia madrigalesca (1963-73), Passepieds per 2 attori e 5 strumenti (1972), Airport Oeldorf per 1 esecutore al sintetizzatore (1973), Radames, opera da camera (1976), Intervalles-Interieurs per nastro magnetico e 5 strumenti (1982). Nell'ambito della direzione d'orchestra si è dedicato soprattutto al repertorio contemporaneo; dal 1979 è direttore stabile dell'f Ensemble InterContemporain.