Amos Luzzatto è stato per quasi cinquant’anni chirurgo in vari nosocomi italiani, libero docente, scienziato, ebraista, presidente emerito della UCEI, studioso poliglotta; conferenziere internazionale, ma anche – come suggerì Giorgio Gomel – “l’ultimo uomo del Rinascimento” o, citando Paolo De Benedetti, il “Maimonide d’Italia”.
Nipote di Dante Lattes, rabbino e intellettuale raffinato, esponente di spicco del Sionismo italiano e fondatore della 'Rassegna mensile di Israel', Luzzatto è diventato presidente dell'Ucei nel 1998 (lo sarà per due mandati).
Tra i suoi libri ricordiamo qui almeno: Ebrei moderni( Bollati-Boringhieri) e Sinistra e questione ebraica (Editori Riuniti) entrambi 1989; Giobbe (Feltrinelli, 1991); Oltre il Ghetto, scritto con David Bidussa e Gadi Luzzatto Voghera (Morcelliana, 1992); Una lettura ebraica del Cantico dei Cantici (Giuntina, 1997); Leggere il Midrash e Una vita tra ebraismo, scienza e politica, a cura di Massimo Giuliani (Morcelliana, 1999 e 2003); Il posto degli ebrei (Einaudi, 2003); A proposito di laicità. Dal punto di vista ebraico curato da Francesca Nodari (Effatà, 2008); Conta e racconta. Memorie di un ebreo di sinistra (Mursia, 2008); Hermann (Marsilio, 2010); Chi era Qohelet? (Morcelliana, 2011); Se questo è un ebreo, colloquio con Marco Alloni (Aliberti, 2013).