(Cosenza 1924) scrittore e critico italiano. Nel 1955 ha fondato, con R. Roversi e P.P. Pasolini, la rivista «Officina»; è stato condirettore di «Alfabeta», ha insegnato estetica all’Accademia di Brera di Milano. Ha pubblicato libri di versi (La cantica, 1959; In uno scacco, 1979) e opere tra narrativa e saggistica (Fumo, fuoco e dispetto, 1956; Conoscenza per errore, 1961; L’incompleto, 1964; Tappeto volante, 1967; Irati e sereni, 1974; Campo di battaglia, 1981), in cui ha fornito stimolanti analisi del complesso rapporto letteratura-politica e ha inteso restituire, a livello espressivo, lo scindersi e l’automatizzarsi della coscienza nella società contemporanea. Tra le opere successive: Palla di Filo (1986), il poemetto Cose del cielo (1989), L’arte lunga (1992), Le scritte sconfinate (1994), Il leone e la volpe. Dialoghi dell’inverno 1994 (con P. Volponi, 1995).