Mi fu regalato da una mia parente dopo un mio incidente. Un libro epistolare, che ti tiene compagnia. Mi sono spesso sentita collegata con i personaggi, arrivando a capirli quasi fino in fondo. Una bella sorpresa, ne avevo sempre sentito parlare ma non avevo mai avuto l'occasione di leggerlo e poi il destino ci ha fatti incontrare. Consiglio la sua lettura ad un numero grande di persone.
Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l'esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro si incontreranno grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto.
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Anno edizione:2012
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Rachele 19 agosto 2024WOW!
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Cat1028 13 luglio 2024Imperdibile
Un romanzo che cattura dalle prime pagine, con una scrittura stupenda, pieno dì riflessioni. Due vite così distanti ma così simili raccontate attraverso i rispettivi pensieri. Dolceamaro e che lascia un vuoto.
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joo 01 marzo 2024-
Nonostante di per sè non sia una delle letture più allegre, questo è stato il primo romanzo che mi è entrato dentro. Mi sono approcciata la prima volta al libro con titubanza poiché mi ero imbattuta nella trasposizione cinematografica prima del romanzo, ma mi sono ricreduta. Ne consiglio la lettura, può essere un ottimo spunto per la riflessione sui beni materiali e affettivi. “Io credo che ci sia solo una cosa da fare: scoprire il compito per il quale siamo nati e portarlo a termine il meglio possibile, con tutte le nostre forze, senza complicarsi l'esistenza e senza pensare che ci sia qualcosa di divino nella nostra natura animale. La libertà, la decisione, la volontà e compagnia bella: solo solo chimere”
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