Queste "Variazioni sul mito" edite da Marsilio sono un'ottima idea, poiché permettono di scoprire testi e autori e di confrontarli. In questo libro ad esempio sono riuniti tre testi che riguardano Elena, la regina di Sparta cantata da Omero, solo che nei primi due testi (quelli di Euripide e Hoffmannsthal) ci viene presentata non come nella versione omerica, ma seguendo una leggenda dell'antichità, secondo la quale Elena, mentre Greci e Troiani combattono, soggiornerebbe in Egitto nella reggia di Proteo, ignara d'ogni cosa e sempre fedele al marito Menelao, l'unico uomo che ama e che attende venga a riprenderla. L'ultimo testo presente (quello di Ritsos) ci rimanda all'Elena omerica del terzo canto dell'"Iliade"; e però qui la donna è uscita dal quel tempo mitico per intraprendere un cammino più "umano", sì che alla fine non le resta altro non il ricordo della propria bellezza ormai sfiorata, cosa che ci invita (un po' come, a suo tempo, Luciano di Samosata in uno dei suoi "Dialoghi dei morti") a riflettere sulla caducità della bellezza e dell'esistenza.
Elena. Variazioni sul mito
«La storia di una delle figure femminili più affascinanti e controverse della letteratura.»
Tra i tipi femminili tramandati dall'antichità, Elena rappresenta un unicum. Indescrivibile, indecifrabile, essa si identifica con l'eros e nello stesso tempo è simbolo di una bellezza pura e incorruttibile. È tutto e il contrario di tutto: donna, madonna, puttana, strega. Delle tre opere qui presentate, due fanno riferimento alla leggenda che vuole Elena libera da ogni colpa, mentre, ignara di quanto accade a Troia, simile alla Bella Addormentata, soggiorna in Egitto nella reggia di Proteo, in attesa che il suo sposo, il suo unico uomo, Menelao, venga a riprenderla. È l'immagine che inseguono, in modo diverso, Euripide e, molto più tardi, in pieno Ottocento romantico, Hofmannsthal, che non le nega il potere seduttivo, ma non intacca la sua onestà di sposa virtuosa e fedele. L'«altra» Elena, quella che Omero ci ha fatto intravedere nel terzo canto dell'Iliade, rivive nei ricordi di una donna che è uscita dal tempo mitico per percorrere un cammino «umano», il cammino del tempo e della storia. Ed è appunto quella di Ritsos, l'Elena che non sconfessa il suo passato, del quale però non le rimane più nulla se non il ricordo di una bellezza che lei stessa contempla ormai come un miraggio.
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Anno edizione:2022
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Chiara 12 gennaio 2025Bellissima serie di libri
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