Esordio di una giovane brillante che donerà in seguito un grande racconto. Qui traspare già la bravura che sarà manifesta poi. Racconto piacevolmente fruibile e scorrevole,
Estasi culinarie
Nel signorile palazzo di rue de Grenelle, già reso celebre dall'"Eleganza del riccio", monsieur Arthens, il più grande critico gastronomico del mondo, il genio della degustazione, è in punto di morte. Il despota cinico e tremendamente egocentrico, che dall'alto del suo potere smisurato decide le sorti degli chef più prestigiosi, nelle ultime ore di vita cerca di recuperare un sapore primordiale e sublime, un sapore provato e che ora gli sfugge, il Sapore per eccellenza, quello che vorrebbe assaggiare di nuovo, prima del trapasso. Ha così inizio un viaggio gustoso e ironico che ripercorre la carriera di Arthens dall'infanzia ai fasti della maturità, attraverso la celebrazione di piatti poveri e prelibatezze haute cuisine. A fare da contrappunto alla voce dell'arrogante critico c'è la nutrita galleria delle sue vittime (i familiari, l'amante, l'allievo, il gatto e anche la portinaia Renée), ciascuna delle quali prende la parola per esprimere il suo punto di vista su un uomo che, tra grandezze pubbliche e miserie private, sembra ispirare solo sentimenti estremi, dall'ammirazione incondizionata al terrore, dall'amore cieco all'odio feroce. Anche in questo romanzo d'esordio Muriel Barbery racconta, assieme ai piaceri e alle tenerezze della vita, l'arroganza e la volgarità del potere (in un ambiente spietato dove - è cronaca di questi anni - un cuoco si uccide perché ha perso una stella Michelin).
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Autore:
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Anno edizione:2008
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Idd733 07 febbraio 2025Esordio gourmand
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Elidf 18 aprile 2024Una chicca
Delizioso romanzo di Muriel Barbery, meno impegnativo e filosofeggiante rispetto a L'eleganza del riccio ma non per questo di serie B. Una piccola chicca che unisce l'amore per la cucina e la riflessione sul passato ad una prosa impeccabile.
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IRENE PULGA 01 marzo 2017
È il romanzo d' esordio di Muriel Barbery, e - a parer mio - è meno godibile de "L'eleganza del riccio". Il famoso critico gastronomico, Monsieur Arthens, è in punto di morte e sta cercando un sapore che gli sfugge; per ritrovarlo ripercorre la sua vita e la sua carriera. La sua ricerca lo porterà infine verso qualcosa di totalmente diverso da ciò che ci si aspetta... Anche in questo libro compare la portinaia Renée, fra le tante voci che esprimono il proprio punto di vista su quest'uomo affascinante ed egocentrico. È una lettura veloce e piacevole, che parla di cucina e di rapporti umani con grande eleganza. Un plauso al finale.
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