Il fatto che questo breve saggio non abbia avuto l'eco che merita è un'implicita ammissione di veridicità dei fatti raccontati. Un Rea come al solito scomodo ma intellettualmente onesto e colto.
La fabbrica dell'obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani
Servili, bugiardi, fragili, opportunisti: il mondo continua a osservarci stupito e a chiedersi donde provengano negli italiani tante riprovevoli inclinazioni, tanta superficialità etica e tanta mancanza di senso di responsabilità. Colpa delle stelle? Del clima? Della natura beffarda che ci avrebbe fatti così per puro capriccio? In questo suo nuovo libro, sciolto e affabulatorio nella forma quanto ruvido e penetrante nella sostanza, Ermanno Rea ci guida alla ricerca delle origini stesse della "malattia", del suo primo zampillare all'ombra di quel Sant'Uffizio che nel cuore del secolo XVI trasformò il cittadino consapevole appena abbozzato dall'Umanesimo in suddito perennemente consenziente nei confronti di santa romana Chiesa. Dopo oltre quattro secoli, la "fabbrica dell'obbedienza" continua a produrre la sua merce pregiata: consenso illimitato verso ogni forma di potere. L'italiano si confessa per poter continuare a peccare; si fa complice anche quando finge di non esserlo; coltiva catastrofismo e smemorante cinismo con eguale determinazione. Dall'Ottocento unitario al fascismo, dal dopoguerra democristiano alla stessa dinamica del compromesso storico, fino alla maestosa festa mediatica del berlusconismo, "Mario Rossi" ha indossato la stessa maschera del Girella ossequioso. Saggio, pamphlet, invettiva, manifesto: un libro di straordinaria lucidità e saggezza, una riflessione che diventa sbrigliata ricognizione storica, atto di accusa, istigazione al pensiero.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2013
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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GIUSEPPE METITIERO 08 marzo 2019
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PAOLO LUTRICUSO 28 novembre 2016
Un libro diverso dalla produzione letteraria dello scomparso Rea. Potremmo quasi definirlo un saggio, nel quale lo scrittore si chiede per quale oscuro motivo il popolo italiano sia sia sostanzialmente sempre piegato ad una sorta di potere occulto, sempre in modo ossequioso e servile. Un libro lucido ed impietoso. Da leggere.
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Giorgio Zatelli 04 maggio 2012
Buon libro. Il titolo prometteva di più.
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