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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
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Che donna straordinaria, la poesia fatta persona
Chandra Livia Candiani non si smentisce nemmeno in questa raccolta. La bambina pugile continua il suo viaggio, in sequenze diverse, in quadri diversi che chiamano a sé linguaggi differenti. La vita, gli incontri, la convivenza con sé stessi. Temi cari a ciascuno di noi. Consiglio vivamente questa raccolta, vi farà fare le orecchiette a quasi tutte le pagine!
Una raccolta di poesia dell'autrice milanese Chandra Livia Candiani scritta tra il 2006 e il 2016 e pubblicata nel 2017. Precedente agli altri libri già letti dell'autrice, ne ho colto tanti aspetti in comune e propri della sua cifra distintiva, come l'influenza della meditazione - non come mera tecnica ma come arte di vivere e di farsi poesia - e qualche differenza: una penna, qui, a tratti più soggettiva e criptica (ho dovuto rileggere, a differenza dei testi più maturi e successivi, alcuni passaggi più volte per calarmi davvero nell'essenza del testo). Per altri aspetti, più articolata dei libri successivi, e quindi giusta premessa, nel suo spessore e nella maggiore lunghezza, per chi apprezza l'autrice. La Candiani conduce qui il lettore per mano, con delicatezza e franchezza in un excursus narrativo e poetico di profonda sensibilità e umanità. Non nasconde le sue paure, le sue debolezze umane, la sua insonnia febbrile che la rende però acuta osservatrice della realtà e dei suoi aspetti sottili e invisibili. Gli oggetti e gli spazi della propria casa assumono voce e personalità, intrisi della storia di chi vi ha vissuto: il soffitto, le sedie, le finestre, i pavimenti, la scrivania. Uno sguardo di bambina, puro e al contempo penetrante, che dalla propria casa prende poi le mosse per osservare il mondo e poi ancora per diventare il mondo stesso. L'osservazione della natura, degli animali, il dar voce al loro mondo e al loro sentire così remoto eppure così vicino al nostro. E, successivamente, il farsi e divenire nuvola, piuma, luce. Affiora la complessità, la fragilità e la forza della vita nei suoi diversi aspetti, con l'apertura di cui solo una mente e un cuore autenticamente - e non edulcoratamente - meditativi sono capaci. Il libro aiuta a "saper leggere le stelle/ma non la grammatica". E soprattutto ci esorta a divenire vivi, a farci vivi. A divenire noi stessi poesia vivente, nell'arte della contemplazione, dell'osservazione, della meditazione.
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