Premettendo che non ho mai letto nulla di Cassola prima d’ora, ho iniziato da questo romanzo e posso dire che mi è piaciuto molto. In questo romanzo viene narrata una relazione tra due ragazzi adolescenti durante gli anni trenta, che perdono le loro strade e si ritrovano anni dopo, durante la Seconda Guerra Mondiale, lui come partigiano (Fausto) e lei madre e moglie di famiglia (Anna). Dal passaggio tra adolescenza a vita adulta, i personaggi cambiano, Fausto viene rappresentato come l’ideale inseguito dall’irresolutezza e il reale incarnato da Anna e dalla sua pragmaticità meno esitante. Si fondono nel realismo antiretorico dello stesso autore che fa di questo romanzo uno dei capolavori della letteratura italiana del dopoguerra.
