Febbre a 90'

L'ossessione (più che il tifo anche sfegatato) per il calcio è qualcosa di curioso anche per chi come me ha vissuto "in prima linea" sugli spalti ... quando il business delle TV era ancora di là da venire. Questo detto il libro è a mio parere un poco troppo lungo sebbene ben lontano dai tomi di alcune opere di Stephen King. Il pregio è che l'autore non si prende sul serio pur tifoso duro e puro dell'Arsenal. Quello che rimane è però una sensazione di "matti da legare" e non particolare voglia di rileggerlo.

Febbre a 90 è il libro che tutti gli appassionati di calcio, giocatori, tifosi o giornalisti, devono leggere almeno una volta nella vita. L'autore riesce nell'impresa di raccontare la sua vita e i suoi amori dall'adolescenza all'età più adulta attraverso le singole partite dell'Arsenal, la squadra per cui Hornby fa il tifo. Si racconta come si vive il calcio e il tifo in particolare, specie quando la tua squadra non vince da tempo. Si entra anche nell'attuale raccontando l'evolversi del tifo violento in una nazione come l'Inghilterra, dove il fenomeno hooligans ha tenuto banco fino alla fine degli anni novanta.

In questo romanzo l'autore parla di una storia d'amore tre lui e il team londinese della north side l' Arsenal. Descrive come un tifoso (ossessionato) il suo amore per il calcio. Le descrizioni sono minuziose, ogni partita viene raccontata nel dettaglio, descritta persino la situazione metereologica! A chi è estraneo al contesto del tifo può sembrare follia. Il calcio diventa per Hornby un modo per allontanarsi dalla sua vita travagliata e i suoi insuccessi, una vera e propria valvola di sfogo. Il libro è interessante, ma approfondisce molto alcuni dettagli che i non tifosi potrebbero non apprezzare.