Recensioni La figlia della mia migliore amica

Quando a tradire è un uomo, il dolore è indubbiamente forte, ma non così disarmante come quando a farlo è una vera amica. Se poi a tradire sono entrambi, un odio profondo è una probabile reazione. Ma si può dire di no a un'amica che supplica dal letto di morte, anche se per colpa sua il proprio matrimonio è andato in fumo? La protagonista non ce la fa e decide di prendere con sé quella bambina che - pur senza averne colpa - è la personificazione del suo dolore. La piccola è la figlia che la sua amica ha avuto dall'uomo che la protagonista avrebbe dovuto sposare molti anni prima. Alla morte dell'amica, la donna e la ragazza diventano madre e figlia, dando vita a un legame che riesce a ripagare entrambe delle sofferenze ingiustamente subite. A completare il quadro arriva un nuovo compagno, perfetto anche come padre. )
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