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Anno edizione: 2020
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Scritto con una semplicità solo apparente, La figlia unica è la storia di tre donne e dei legami d’amore e d’amicizia che intessono mentre si confrontano con le differenti forme che la famiglia può assumere al giorno d’oggi.
«La figlia unica di Guadalupe Nettel è un romanzo che mette in scena tre maniere di essere donna al di là dei tabù sociali e tre diversi rapporti con la maternità: rifiutata, desiderata, subita» - Raffaella De Santis, Robinson
Poi ho pensato che l’amore si rivela spesso illogico, incomprensibile. Molti di noi fanno così quando si innamorano di una persona molto malata; di una persona che vive lontano; di una persona impegnata in una storia precedente, nella quale non c’è posto per noi. Chi non si è tuffato in un amore abissale pur sapendo che non avrebbe avuto futuro, aggrappato a una speranza fragile come un filo d’erba?
Laura e Alina si sono conosciute a Parigi quando avevano vent'anni. Ora sono tornate in Messico. Laura ha affittato un piccolo appartamento e sta finendo la tesi di dottorato mentre Alina ha incontrato Aurelio ed è rimasta incinta. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando un'ecografia rivela che la bambina ha una malformazione e probabilmente non sopravvivrà al parto. Inizia così per Alina e Aurelio un doloroso e inatteso processo di accettazione. Non sanno ancora che quella bambina riserva loro delle sorprese. È Laura a narrarci i dilemmi della coppia, mentre anche lei riflette sulle incomprensibili logiche dell'amore e sulle strategie che inventiamo per superare le delusioni. E infine c'è Doris, vicina di casa di Laura, madre sola di un figlio adorabile ma impossibile da gestire.Grazie alla sua semplicità stilistica, che non toglie niente all'impatto emotivo della narrazione, questo libro si fa divorare, costringendo il lettore e la lettrice a riflettere su un tema profondo come quello della maternità. Emozionante fino alla fine e scorrevole. Lo consiglio vivamente!
Il titolo mi ha corrotto, il titolo mi ha colpita al punto da indurmi ad acquistare un libro per adolescenti confusi. La maternità, l’amicizia e le scelte adulte sono i cardini del racconto di una giovane donna che parla in prima persona della sua vita ordinata e piena di paletti. Fin qui nulla da obiettare. Ma i temi si confondono e i concetti rimangono frammenti embrionali bisognosi di crescita esteriore ed interiore. Un libro da e per adolescenti che hanno voglia di interrogarsi su questi temi senza trovare nel libro delle risposte ma solo tanta confusione. Una cosa però devo dirla: la protagonista mi è stata assai simpatica anche nella sua mancanza di empatia e nella moderazione con cui esterna i sentimenti.
Non conoscevo quest'autrice, è stato un romanzo che ho scelto quasi per la copertina, poi ho letto la trama, ho pensato che poteva piacermi., invece é stato un romanzo doloroso, di quelli che leggi col nodo in gola, capace di emozionarti dalla prima all'ultima pagina e quando arrivi alla fine ti dici: già?!?
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