Paasilinna ha uno stile divertente e ironico che scherza affettuosamente sui suoi connazionali finlandesi e sugli uomini in generale senza mai esagerare. Rispetto agli altri libri dello stesso autore, è ancora più divertente perché arriva a farsi gioco della religione contrapponendo l’antico paganesimo finnico alle moderne religioni monoteiste ed è elettrizzante vedere come il primo ne esca vincitore. Consigliato a chi è dotato di autoironia e si permette di scherzare su ogni argomento.
Il figlio del dio del tuono
Rattristati e preoccupati per il malvagio comportamento degli uomini, gli dèi dell'Olimpo nordico si riuniscono per decidere la loro ultima possibilità di salvezza: il figlio del dio del Tuono dovrà incarnarsi e scendere sulla Terra per far tornare la vera religione nordica, cioè il culto di Thor e Odino.
Un tempo, quando il mondo era abitato solo dai Finnici, il dio del Tuono regnava su tutti gli esseri viventi. Ed era cosa buona. Ma poi i Finnici abbandonano la fede ancestrale, lasciandosi fuorviare da religioni straniere e falsi idoli. Costernati dalla scoperta che alle soglie del Duemila non hanno che pochi seguaci, gli dèi dell'Olimpo decidono di giocare un'ultima carta: inviare sulla terra Rutja, figlio del dio del Tuono, sotto le sembianze di un mortale adulto. Per i lettori di Paasilinna basta un simile inizio per immaginare quali strampalate e folli avventure seguiranno e quale subbuglio susciterà a Helsinki l'arrivo di un dio a cavallo di un fulmine. Accanto alla consueta vis comica e a personaggi indimenticabili, primo fra tutti Sampsa, l'agricoltore-antiquario nelle cui vesti Rutja compie il suo apprendistato, la sua ciabattante sorella Anelma o la conturbante Helinä, esattrice del fisco convertita a fervente discepola, Paasilinna rivela una stupefacente capacità di districarsi sia nel mondo della mitologia che in quello dei media, tra le pagine del Kalevala come tra quelle del Vangelo, per scagliare le frecce del suo ironico sorriso contro una società troppo ricca per accontentarsi di moltiplicazioni di pani e pesci, troppo cinica e soddisfatta per qualsiasi religione, con l'unica eccezione dei suoi isterici e dei suoi pazzi. Ma di quelli, per fortuna di Rutja, la Finlandia abbonda.
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Autore:
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Collana:
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Edizione:7
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Anno edizione:2015
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SONIA GHIDONI 31 agosto 2010
Con un libro intelligente e divertentissimo, Paasilinna ci regala lo scenario onirico di un Pantheon finnico alle prese con la miscredenza dei mortali. Per ristabilire l’ordine in Finlandia, il Figlio del Dio del Tuono dovrà prima di tutto imparare a essere uomo in mezzo agli altri uomini, attraverso una sorta di “formazione” che lo metterà in contatto con diverse realtà esistenziali. Ancora una volta, in Paasilinna a trionfare sono i valori della semplicità e della libertà emotiva, per mezzo dei quali l’intento dissacrante diviene un elemento umanamente e socialmente costruttivo.
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