Commedia scritta nel 1958 e rappresentata per la prima volta, in due tempi con diciotto quadri, il 20 ottobre 1962 dalla compagnia “Il teatro di Eduardo” al Quirino di Roma, “Il figlio di Pulcinella” mette in scena la contrapposizione tra generazioni e classi sociali: ai baroni De Pecorellis si contrappone infatti la figlia Mimmina, all’affarista Nicola Sapore il pittore Renato Fuso, e a Pulcinella, John, il figlio segreto che arriva dall’America. Ed è proprio quest’ultimo che alla fine del terzo atto rappresenta, strappandosi la maschera, il desiderio di cambiare, di ribellarsi a una vita di degradazione e di falsità: “Nun voglio campà de mbroglie e truffe, voglio guardà e voglio essere guardato dint’all uocchie e voglio dìcere: ‘Chest’è la tuio e chest’è lu mio’. Lu munno m’aspetta papà… m’aspetta, cu’ la faccia pulita e sincera. Addio, papà”.
Venditore:
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:1979
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it