Attrice tedesca. Bellezza bruna, asciutta e nervosa, antitesi di un’altra e più celebre attrice del Nuovo cinema tedesco, H. Schygulla, tra le interpreti più in vista del teatro (memorabile la sua interpretazione di Amleto nello spettacolo di P. Zadek nel 2000), debutta nel cinema nel 1969 nel ruolo di una domestica bollata come prostituta in Scene di caccia in Bassa Baviera di P. Fleischmann. Nel 1975 è Katharina in Il caso Katharina Blum di V. Schlöndorff, che la richiama nel 1978 per interpretare Antigone nel suo episodio del film collettivo Germania in autunno. Nello stesso anno recita in Il coltello in testa di R. Hauff, apologo sulla violenza della società contemporanea tedesca, e nel primo film di P. Handke, La donna mancina. Con Schlöndorff anche in Il tamburo di latta (1979), dove interpreta la madre del piccolo Oskar, è Lucille Desmoulins nell’ambizioso Danton (1982) di A. Wajda, prima di costituire con la Schygulla l’ambigua coppia di Lucida follia (1983) di M. von Trotta. In seguito recita con il vecchio maestro polacco J. Kawalerowicz in Bronsteins Kinder (1990) e con M. Haneke in Benny’s Video (1992), entrambi inediti in Italia.