Attore svizzero. Alto, dinoccolato, con caratteristici baffoni spioventi, studia arte drammatica a Parigi e lavora in svariate compagnie teatrali attraverso l’Europa prima di essere coinvolto dal connazionale A. Tanner nel lancio del cinema elvetico, con Charles mort ou vif (1969) e soprattutto con La salamandra (1971), film d’attori che insidia l’immagine canonica di una Svizzera benpensante e operosa. Fra i suoi quasi sessanta film, si ricordano anche L’amerikano (1972) di C. Costa-Gavras, Ispettore Lavardin (1986) di C. Chabrol, Un cuore in inverno (1992) di C. Sautet e Il violino rosso (1998) di F. Girard.