Attore statunitense. Tra i protagonisti, ancora adolescente, di Giovani guerrieri (1979) di J. Kaplan, si impone come uno dei più interessanti volti degli anni '80: la sua timida sbruffoneria emerge al meglio nei personaggi interpretati, quasi sempre italo-americani, per J. Sayles (in Promesse, promesse, 1983, è il pittoresco «Sceicco», bad boy innamorato della brava ragazza R. Arquette) e per F.F. Coppola (Rusty il selvaggio, 1983). Il fallimento commerciale del noir d'avanguardia Alphabet City (1984) di A. Poe impone una battuta d'arresto a una carriera che, tra sfortunate trasferte italiane (Good morning Babilonia, 1987, P. e V. Taviani) e interessanti parentesi d'autore (City of Hope, 1991, J. Sayles), si indirizza ormai verso la televisione.