Filosofia dell'illusione. Lineamenti di glottologia e di critica concettuale
L’illusione si confronta, per definizione, con il concetto di errore e con quello di apparenza, con i campi della verità e della ragione e con quelli dell’inganno e dell’immaginazione. Eppure l’idea di illusione non sembra riducibile a nessuno dei termini e dei concetti dell’eterogeneo complesso di significati a cui la associano il linguaggio ordinario e il senso comune. Che cos’è dunque un’illusione? Che ruolo ha avuto l’idea di illusione nella storia della filosofia? È possibile proporre una concettualizzazione neutra dell’idea di illusione isolandola da tutto ciò a cui sovente è impropriamente assimilata? Attraverso un articolato percorso storico-teoretico, il libro prova a dare una risposta a questi interrogativi: esamina nel dettaglio l’uso corrente della parola e ne ricostruisce il complesso itinerario formativo, ricompone i lineamenti fondamentali del contributo apportato dal concetto alla storia della filosofia, infine, ripercorrendo alcune delle tappe più significative della recente letteratura cognitivo-sperimentale sul tema delle distorsioni percettive, appronta un’analisi della nozione volta ad individuarne le costanti prototipiche e i denominatori fenomenologici.
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Anno edizione:2010
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