La fine della storia - Luis Sepúlveda - copertina
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Letteratura: Cile
La fine della storia
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Descrizione


Dalla Russia di Trockij al Cile di Pinochet, dalla Germania di Hitler alla Patagonia di oggi, il nuovo romanzo di Luis Sepùlveda attraversa la storia del Novecento, raccontandone grandezze e miserie, per giungere infine alle pagine drammatiche in cui Belmonte gioca la sua partita finale.

«Un romanzo che resterà tra i suoi migliori: leggendolo, si capisce che occorrevano anni per le ricerche, ma anche un delicato equilibrio nell'affrontare ricordi di un passato che non passerà mai.» - Pino Cacucci

Juan Belmonte, dopo aver combattuto tante battaglie - prima fra tutte quella al fianco di Salvador Allende - da anni ha deposto le armi e vive tranquillo in una casa sul mare nell'estremo sud del Cile, insieme alla sua compagna Verònica, che non si è mai completamente ripresa dopo le torture subite all'epoca della dittatura. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. I servizi segreti russi, che conoscono bene il suo curriculum di esperto di guerra sotterranea e infallibile cecchino, hanno bisogno di lui. Sul fronte opposto, c'è il piano ordito da un gruppo di nostalgici di stirpe cosacca, decisi a liberare dal carcere Miguel Krassnoff, discendente diretto dell'ultimo atamano, la cui famiglia riuscì a riparare in Cile dopo la Seconda guerra mondiale. Krassnoff, ufficiale dell'esercito cileno durante la dittatura militare, al momento sta scontando numerose condanne per crimini contro l'umanità. E Belmonte ha un ottimo motivo per odiare «il cosacco», un motivo strettamente personale...

Dettagli

Tascabile
27 aprile 2020
208 p., Brossura
El fin de la historia
9788823519152

Valutazioni e recensioni

  • Gabriele
    La fine della storia.

    La fine della storia. Un titolo che riassumesse meglio la storia non si poteva trovare. La bellezza di questa storia e la capacità di sepulveda di metterla su carta non potevano che confermare la mia opinione su Sepùlveda. Questo libro compete per essere il mio libro preferito.

  • MARCO AMEDEO

    I fantasmi della Guerra Fredda, dell'Unione Sovietica e della dittatura cilena di Pinochet animano questo bel libro dello scrittore cileno. Fare i conti con il passato non è facile e il protagonista, ex agente segreto, si ritrova obbligato a farli per salvare la propria vita. La trama spazia nel tempo dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri, all'inizio forse un po' di smarrimento ma alla fine i fili si riallacciano e il quadro è completo, doloroso ma necessario per non dimenticare alcune tragedie del 20° secolo.

  • Da anni aspettavo un volume che raccontasse ancora qualcosa di Juan Belmonte (personaggio che prende il nome da un torero) e che desse la possibilità a questo personaggio e alla sua Veronica di fare i conti col passato una volta per tutte. La storia si inserisce nel solco della "saga" sconnessa che l'ha preceduta, ovvero di tutti i volumi dedicati in passato a Belmonte e che ora rendono questo romanzo una sorta di epilogo coi fiocchi. Juan e Veronica vivono inseme in una casa lontana da tutto e da tutti, eppure una serie di coincidenze più o meno casuali portano lui a partecipare a dei piani imprevisti, pur di evitare ancora una volta rovesciamenti politici pericolosi e per boicottare l'ascesa di chi, invece, dovrebbe stare fra le sbarre. Lo stile di Sepúlveda, meno cupo rispetto ad alte storie, ma sempre capace di ammaliare con le sue descrizioni appena accennate e con il suo ritmo narrativo incalzante, fa di questo libro una splendida prosecuzione delle vicende lasciate finora un pizzico in sospeso. Da leggere!

Conosci l'autore

Foto di Luis Sepúlveda

Luis Sepúlveda

1949, Ovalle (Cile)

È stato uno scrittore cileno. Militante di Unità popolare, fu costretto a lasciare il paese in seguito al colpo di stato che mise fine al governo di Allende. Il suo impegno di militante ecologista lo spinse a partecipare a diverse missioni dell’organizzazione ambientalista «Greenpeace». Esordì nella narrativa con la raccolta di racconti Cronache di Pietro Nessuno (1969), cui sono seguiti Le paure, le vite, le morti e altre allucinazioni (1986) e Taccuino di viaggi (1987). Si impose definitivamente con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989), cui fecero seguito Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), storia di spionaggio ambientata fra la Patagonia e la Germania, La frontiera scomparsa (1994), l’originale...

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