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Anno edizione: 2022
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Per la prima volta tradotti dal giapponese due romanzi brevi di Yokomizo Seishi con protagonista Kindaichi Kōsuke, il giovane ironico e trasandato detective privato, icona della cultura popolare nipponica.
Yokomizo Seishi era soprannominato il «John Dickson Carr giapponese». Come il grande giallista di lingua inglese dell’«epoca d’oro», le trame di Yokomizo fanno perno su un enigma «impossibile»; e il mistero è avvolto in dettagli impressionanti, talvolta apparentemente soprannaturali, che sembrano mandare un messaggio nascosto. In un quadro di questo genere, il marchio del detective non può essere la normalità, ma l’eccentricità e il ragionamento acuto. Orchidea nera è il soprannome suggestivo dell’eterea dama velata, che ruba dai banconi della gioielleria del centro commerciale; scoperta da una commessina inesperta, durante il fermo da parte del responsabile di piano, questi cade accoltellato. Poco dopo l’ispettore Todoroki viene a sapere di un patto tra il grande magazzino e la ricca famiglia di Orchidea nera. L’oggetto dell’accordo era di lasciare sfogare senza conseguenze la cleptomania della giovane ereditiera. Ma lei è anche un’assassina? A qualche piano di distanza, nella caffetteria è rinvenuto un altro cadavere, la cui posa un po’ macabra e il cui camuffamento fanno escludere una morte naturale. A questo punto, pressato da ogni lato, il direttore dei grandi magazzini chiede aiuto all’infallibile detective privato Kindaichi, il giovane ironico e trasandato protagonista dei polizieschi del maestro giapponese insieme all’altro personaggio ricorrente, l’ispettore Todoroki.
I due sono in coppia anche nel secondo romanzo breve di questo volume, Fragranze di morte. L’anziana matriarca di una dinastia finanziaria, l’«Impero delle essenze» così detto per la diffusione planetaria che ha sviluppato nel settore dei profumi, invita nella propria residenza di montagna Kindaichi Kōsuke per un incarico investigativo. Nella casa è successa una tragedia. È morto impiccato il nipote, nonché erede della dinastia; accanto a lui una giovane donna strangolata. L’ipotesi del «suicidio d’amore», secondo cui lui avrebbe ucciso lei per poi togliersi la vita, non convince la ricca signora. Varie cose non tornano, e a Kindaichi dà molto da pensare una fragranza di profumo che si solleva dai corpi.
La differenza che colpisce nei classici romanzi gialli di Yokomizo Seishi è che la violenza, le macchinazioni, le astuzie, che pur sfociano in morte, ci risultano vellutate, quasi mediate da modi riguardosi. Conseguenza del fatto che l’agile fluidità delle sue storie ci comunica anche, sullo sfondo, le abitudini quotidiane di una cultura antica, elaboratissima e lontana.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Dopo la pubblicazione di due romanzi, il terzo libro della Sellerio dedicato al detective Kindaichi presenta due racconti brevi: il primo, L'Orchidea Nera, è un raccontino molto semplice in cui si intuisce quasi subito chi sia il colpevole. Il secondo, che da il titolo alla raccolta, invece è più complesso, ma è anche quello che mi è piaciuto di meno poichè si risolve non con l'acume del detective, ma con una lettera in cui viene confessata la dinamica dei fatti. Mi ha deluso un po' ma mi rendo anche conto che, essendo racconti, devono essere per forza meno completi dei romanzi.
Mi piace pensare che lo scrittore abbia voluto creare un mondo noir da trasporre su pellicola. Kosuke Kindaichi é la prova vivente del detective; con un semplice gioco di sguardi anticipa i pensieri degli indagati; silenzioso ingenera scenari immaginari, che si risolvono in realtà alla fine. I due romanzi brevi presenti in „Fragranze di morte“ hanno un aspetto simile a „La mano“ di Simenon. Quando il racconto é ineluttabile e si muove nel caos, proprio in quel momento Kindachi chiarisce il giallo.
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