Geopolitica delle rotte migratorie. Tra criminalità e umanesimo in un mondo digitale
Le migrazioni, fenomeno dinamico che cambia modalità nel tempo, sono quelle che dal Sahel e dalle coste mediterranee si dirigono verso l'Europa. I migranti sono seguiti dallo Stato di partenza alla destinazione e negli incontri con il mondo della criminalità organizzata per il quale sono fonti di guadagno e sfruttamento. Migranti e criminali si avvalgono degli smartphone per trasferire denaro e per parlare con i parenti via WhatsApp. Lungo questi itinerari molti trovano una morte drammatica, altri finiscono nella prostituzione, nello spaccio di droga, sotto il caporalato o nelle nuove categorie di schiavi del XXI secolo. L'arrivo in Europa disattende tutte le loro aspettative: lingue sconosciute, difficoltà nel trovare lavoro, nell'ottenere i documenti e nell'integrarsi. L'aspetto più drammatico è la solitudine per persone abituate a vivere in collettività solidali. I loro percorsi sono spezzati da mura e impedimenti politici. Le politiche italiane ed europee non aiutano a trovare una soluzione al problema che premi il punto di vista legale. Il libro ha un approccio geografico legato ai luoghi e ai percorsi, basato su teorie scientifiche che tentano di spiegare il fenomeno.
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Anno edizione:2018
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